Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTIVITA’ VENATORIA NELLE ZONE DI CONFINE
Fra gli ATC di Firenze 4, Bologna 3, Ravenna 3 ed i rispettivi Assessori Provinciali alla Caccia. Unificazione delle regole per una migliore gestione dell’attività

Per la prima volta la volontà dei gestori dell’attività venatoria oltrepassa i confini regionali e crea armonia tra le diverse regolamentazioni della caccia.
Il 29 luglio a Palazzuolo sul Senio i presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) n. 4 di Firenze, n. 3 di Bologna e n. 3 di Ravenna hanno siglato un protocollo di intesa che tende ad unificare le regole di accesso dei cacciatori. L’accordo è stato ratificato dalla firma degli assessori delle Province interessate: Firenze, Prato, Bologna, Ravenna.
“E’ il primo accordo del genere tra comitati che gestiscono la caccia e di sicuro un atto voluto da tutti per mettere fine alle discussioni e ai contrasti sedimentati da anni a causa di regolamentazioni diverse per aree confinanti” ha ricordato l’Assessore alla caccia della Provincia di Firenze Luigi Nigi, presente all’avvenimento con i sindaci di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo.
Il protocollo prevede una regolamentazione dell’accesso di cacciatori provenienti dalla Regione Emilia Romagna durante le prime due settimane di attività venatoria, allorché il Calendario della Regione Emilia-Romagna limita ai soli giorni del giovedì e della domenica e non oltre le ore 13 l’esercizio venatorio. In base all’accordo invece i cacciatori iscritti come seconda scelta ad uno degli ATC aderenti potranno, nelle giornate di giovedì e domenica, optare per svolgere la caccia nel secondo ATC con l’orario stabilito dalle regole della Regione ospitante, sempre che non abbiano già avviato, nella stessa giornata di caccia, l’attività venatoria nell’ATC di residenza.
“La firma e l’applicazione del protocollo – ha ribadito l’Assessore Nigi – può essere l’avvio di importanti rapporti di collaborazione fra gli ATC delle due Regioni: basti pensare a materie come la gestione di specie problematiche come il cinghiale ed altri ungulati, il contenimento dei danni alle colture agricole, l’incremento e la valorizzazione della piccola fauna stanziale come lepre e galliformi”.
E’ la prima volta che i gestori istituzionali dell’attività venatoria locale di due regioni diverse sottoscrivono un accordo che detta norme di comportamento sulle zone di confine: un passaggio ritenuto essenziale per superare diversità ed incongruenze tra aree in tutto simili, divise soltanto da regolamentazioni non omogenee, un protocollo di intesa che parte proprio da chi ha a che fare quotidianamente con l’esercizio della caccia.

01/08/2006 10.56
Provincia di Firenze