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PRC: “ALTRO CHE ZAPATERO: LA “NUOVA” GIUNTA RENZI RENDE IMPRATICABILE L’UNIONE !!!”
“Salutiamo positivamente il passaggio dei Verdi all’opposizione”

Circa un anno fa’, con il licenziamento degli assessori Monciatti e Romanelli, il Presidente Renzi aprì una crisi politica in Provincia, autoritaria nel metodo e moderata nei contenuti: oggi la “nuova” giunta, decisa al termine di un lungo braccio di ferro tra DS e Margherita, svoltosi tutto all’interno del palazzo e senza alcun coinvolgimento sociale, chiude quella crisi con un segno ancor più moderato nel profilo della coalizione e nella composizione della Giunta.
Licenziamenti di assessori, trasferimenti di deleghe, correttivi e rimpasti la dicono lunga sullo stato di salute di questa coalizione, la quale è ben lontana da offrire alla Provincia di Firenze una stabilità di governo e una coesione fra le componenti della maggioranza, come dimostrano del resto le dichiarazioni odierne di Giovanni Bellini (sinistra Ds) sull’operazione rimpasto.
Hanno ragione coloro che vedono in questo assetto di giunta una subalternità dei Ds al presidenzialismo di Renzi, l’estromissione di Martini la rottura con quella parte del cattolicesimo molto più vicini ai bisogni del territorio che alle logiche delle SpA.
Non a caso la svolta è avvenuta dopo il voto sul Piano Rifiuti, sostenuto dall’assessore Nigi che poi ha visto crescere il proprio ruolo nella giunta: fuori i Verdi puniti per aver detto NO! alla delibera insieme a Rifondazione Comunista, dentro lo SDI, con il nuovo Assessorato alla Moda, che entra in Provincia a seguito di una operazione trasformistica di un consigliere eletto nel 2004 con Forza Italia; quindi appare del tutto fuori luogo l’esultanza dei socialisti a livello regionale per il ritorno nella “stanza dei bottoni” provinciale dopo dieci anni.
Le dimissioni dell’Assessore alla Cultura Cassi hanno inoltre liberato un altro posto: ci dispiace per i gravi problemi familiari che stanno alla base di questa scelta, ma queste dimissioni erano dovute da tempo, vista la sistematica assenza dalla vita della Provincia.
La nomina ad Assessore di Pietro Roselli, che come Presidente del Consiglio Provinciale non è stato capace di far funzionare e valorizzare l’Assemblea Elettiva, pone nuovamente il problema di eleggere un/una Presidente, che non sia “guardiano” della maggioranza, ma capace davvero di essere garante del ruolo del Consiglio e dei diritti delle opposizioni.
In tutta questa vicenda grave è la responsabilità dei DS, che al di là del numero degli assessori, non intaccano il potere del Presidente Renzi e danno invece spazio ai suoi temi forti (moda, turismo, cultura) a discapito di un nuovo ruolo pubblico e sociale della provincia, mentre il PdCI brilla per il suo silenzio e mancanza di autonomia e di progetto politico (vedi anche vicenda rifiuti) ma ottiene la conferma dell’inamovibile Assessore Nardini.
Netto il giudizio politico del PRC che rafforzerà la propria iniziativa sociale e politica contro questa Giunta e che saluta positivamente il passaggio all’opposizione dei Verdi, di fronte a scelte gravissime che vanno in direzione opposta alla costruzione dell’Unione!!
Del resto la stessa discussione e votazione sul Piano Rifiuti è stata un’occasione persa per cambiare: Rifondazione Comunista, con 42 emendamenti, 14 ordini del giorno e voto finale contrario, ha voluto proporre una diversa gestione dei rifiuti e al tempo stesso affermare il diritto di opposizione e di resistenza contro una maggioranza sorda ed un provvedimento grave, che ignora la richieste provenienti da un vasto e radicato movimento.

All’infuori di un emendamento e senza quasi mai entrare nel merito, niente è stato recepito delle diverse proposte avanzate dal Gruppo Consiliare, attuando una vera e propria discriminazione politica, una sorta di punizione nei confronti del PRC, colpevole di aver costretto la maggioranza con una tenace iniziativa, fortemente apprezzata dai Comitati e dai cittadini, ad ascoltare per due giorni in Consiglio le ragioni dell’alternativa.
La fretta di Renzi e dei Ds nel far approvare il Piano Rifiuti, alla vigilia delle ferie estive, contando forse sull’assenza dei movimenti e dei comitati, è stata smentita dalle decisioni di spostare a settembre le conclusioni del Tavolo Regionale.
Ovviamente LA LOTTA CONTINUA negli ulteriori passaggi del Piano Rifiuti, nelle istituzioni e soprattutto nei territori !!!
L’UNIONE NON SI REALIZZA SENZA CAMBIAMENTO E SPOSTAMENTO A SINISTRA DEL PROGRAMMA, VERSO I BISOGNI SOCIALI E DEL TERRITORIO !!

Partito della Rifondazione Comunista
Segreteria Provinciale
Gruppo Consiliare Provinciale

01/08/2006 14.10
Consiglio provinciale di Firenze - Gruppi