LA SITUAZIONE DELL’AZIENDA MONDEGGI LAPPEGGI A BAGNO A RIPOLI
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di Prc
Sull’azienda agraria Mondeggi-Lappeggi l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, nell’ultimo Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità del gruppo di Rifondazione Comunista. “Sull’azienda possiamo dividere le problematiche in pochi elementi: sei dipendenti, bilancio in grave perdita, già molte centinaia di migliaia di euro di perdita, produttività molto bassa per vecchiezza e stato di manutenzione degli impianti; rispetto a questo l’Amministrazione non ritiene che possano riprendere vie imprenditoriali per mille motivi. Siamo nelle condizioni, sotto il profilo sociale – aggiunge Nigi – di ricollocare i sei dipendenti nelle strutture della Provincia; siamo in grado, attraverso una alienazione di piccoli appezzamenti e il soddisfacimento di talune esigenze del Comune di Bagno a Ripoli, di recuperare diverse di quelle centinaia di migliaia di euro che ad oggi sostituiscono il problema finanziario ed economico dell’azienda. Volendo fare ancora qualche tentativo di allocazione importante e di prestigio per quanto riguarda la villa, temiamo che aver sottratto la proprietà possa essere un depauperamento del bene o comunque un motivo di meno interesse per la villa, quindi per ora cerchiamo in qualche modo di andare avanti. Anche perché, se la villa va a locazione senza il terreno, le stesse condizioni di facilità che noi abbiamo oggi ce le ritroveremo anche domani”. Per Calò: “Non ci sono novità all’orizzonte. Siamo comunque molto preoccupati, per la questione legata all’alienazione dei piccoli appezzamenti: si profila una vera e propria speculazione. Altra questione è il degrado, ed il depauperamento di questo importante patrimonio pubblico, il basso profilo che la società, a detta del Presidente del CDA avrebbe dettato, cioè quello di mantenere bassissimi i costi, e la questione della moralità del CDA. Occorre metterci mano molto seriamente, secondo noi rilanciando l’azienda, tutelando questo patrimonio, non svendendola”.
02/08/2006 13.58