PRC: SEMPRE PIÙ URGENTE UN PIANO DI RILANCIO ED UN NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER SALVARE L’AZIENDA MONDEGGI-LAPPEGGI
Nuovo sopralluogo a Bagno a Ripoli
Dopo le questioni denunciate nelle settimane scorse sia sulla stampa, sia nella Commissione di Controllo del Consiglio Provinciale (ulivi non mantenuti, situazione di degrado del patrimonio immobiliare, fondi europei non utilizzati, irregolarità nel pagamento dei contributi INPS per i dipendenti, dimissioni di un componente il CdA, scelte gestionali a dir poco inopportune che coinvolgono parenti di componenti il CdA), emergono nuovi particolari sullo stato di abbandono in cui versa l’Azienda Agraria Mondeggi-Lappeggi Srl, di proprietà della Provincia di Firenze.
La cantina è pressoché inattiva in quanto l’uva raccolta nell’ultime vendemmie è stata per lo più venduta anziché essere trasformata in vino con l’etichetta “Mondeggi-Lappeggi”: ciò rischia di compromettere un ingente patrimonio di botti, caratelli e cisterne di proprietà dell’Azienda.
Il frantoio tradizionale attivo fino al 1995 – che garantiva l’ottima qualità dell’olio di Mondeggi-Lappeggi (14.000 ulivi) – è completamente abbandonato, senza che vi sia stato alcun intervento per ristrutturarlo e adeguarlo. Da allora le olive venivano portate ad un frantoio in zona Antella con buoni risultati. Ma nella scorsa stagione 2005, l’olio, franto presso la VICAS, è stato in buona parte sciupato per la cattiva qualità della frangitura. Inoltre il programma previsto negli anni scorsi di realizzare nuovi vigneti non è andato avanti e solo uno è stato realizzato, il patrimonio di trattori e macchine agricole si sta deteriorando, mancando di adeguata manutenzione. I Gruppi Consiliari della Provincia di Firenze e del Comune di Bagno a Ripoli di Rifondazione Comunista ritengono che tale situazione – verificabile direttamente dalle competenti commissioni consiliari – sia insostenibile per la crescita del deficit (adesso a 600.000 euro) e per lo sperpero di un ingente patrimonio pubblico, ma soprattutto sia funzionale solo alla svendita dell’azienda a qualche grosso imprenditore del settore, ovviamente molto interessato. Tale situazione di deficit non si risolve con la vendita di piccoli appezzamenti di terreno a prezzi speculativi, come sta cercando di fare l’attuale CdA, ma mettendo in pratica un vero piano di rilancio dei prodotti tipici, olio e vino, che valorizzi il patrimonio esistente e l’occupazione (vendita diretta, cantina, frantoio, nuovi vigneti…) e nominando urgentemente un nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da persone competenti che dimostrino di credere nello sviluppo dell’Azienda. Prima che sia troppo tardi, Rifondazione Comunista lancia ancora una volta un pressante appello per impedire il fallimento o la svendita dell’Azienda: dopo mesi di ambiguo silenzio la Giunta Renzi deve esprimersi con chiarezza. Chiediamo inoltre a tutte le forze interessate, al Consiglio Provinciale, al Comune di Bagno a Ripoli, alle forze sociali e sindacali di far sentire la loro voce per salvare questo patrimonio collettivo.
I Gruppi Consiliari PRC
Provincia di Firenze: Targetti Verdi Calò
Comune di Bagno a Ripoli: Ronchi