Covid 19, "Mancano i materiali di protezione proprio per chi fronteggia l'emergenza"
Intervengono i consiglieri metropolitani della Lega nel Centrodestra Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa
"In questo difficile momento per il nostro Paese, visti i fatti di questi giorni che denotano la mancanza di materiale di protezione, non possiamo che auspicare l'immediata fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale da distribuire prima di tutto a tutti coloro i quali sono impegnati a fronteggiare l'emergenza sanitaria direttamente: medici, infermieri, personale sanitario, volontari, agenti delle forze dell'ordine e militari delle Forze Armate".
Ma, scrivono in una nota Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa, consiglieri metropolitani nella Lega nel Centrodestra, "chiediamo anche la pianificazione immediata di una grande produzione di dispositivi di protezione individuale, che possano essere distribuiti alla popolazione o essere reperiti facilmente ed a prezzi contenuti, al fine di poter dotare tutti quanti di guanti, mascherine ed igienizzante.
Abbiamo bisogno quanto più possibile di tornare alla normalità e delle grandi scorte di Dpi, sono necessarie per proteggere gran parte della popolazione".
Le istituzioni "debbono mobilitarsi, in base alle loro competenze, per garantire che il tema dell'approntamento di riserve di suddetti dispositivi ed un efficace controllo sui prezzi sia portato avanti rapidamente".
Da parte del sindacato "si è cercato in tutti i modi di collaborare per risolvere il problema delle mascherine. Ma malgrado i ripetuti tentativi non c'è stata risposta", dicono i consiglieri insieme a Costantino Ciari, consigliere comunale, medico e Presidente regionale della Fismu: "Fornire mascherine adeguate ed in generale i dpi al personale sanitario, medici ed infermieri, rappresenta la forma essenziale di contrasto al diffondersi dell'epidemia. Infatti i sanitari che si infettano diventano essi stessi diffusori involontari del virus soprattutto se asintomatici. Il fatto che in Toscana oltre 300 sanitari fra medici infermieri siano positivi al coronavirus evidenzia la scarsa disponibilità di dpi adeguati.
Carenza diffusa è vero in tutta Italia, ma inaccettabile quando si invitano i soccorritori a limitare l'utilizzo di aerosolterapia, cPap che sono tipiche misure salvavita che non possono essere negate ad un paziente".