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IL PRESIDENTE RENZI E L’ASSESSORE ROSELLI SPIEGANO LE NOVITA’ DELLA STAGIONE VENATORIA
Caccia, il 18 agosto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto legge

Con l’approssimarsi della apertura generale della stagione venatoria 2006-2007, varie sono le novità che riguarderanno i cacciatori della provincia.
Il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi ed il nuovo Assessore provinciale alla Agricoltura, Caccia e Pesca, Pietro Roselli, che succede a Luigi Nigi, hanno presentato i principali elementi che caratterizzeranno la gestione faunistica e l’attività venatoria nel territorio provinciale in una specifica conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Palazzo Medici Riccardi.
Nella prima parte dell'incontro con i giornalisti, il Presidente della Provincia ha elencato i danni e i sinistri causati dalla fauna selvatica (nel 2005 vi sono stati anche due incidenti mortali), in special modo provocati dagli ungulati. "Attualmente vengono abbattuti circa quattromila caprioli, ma visti gli enormi danni che dobbiamo registrare ogni anno, ritengo che la selezione debba essere maggiore" ha commentato Renzi.
Il neo assessore Roselli ha messo in evidenza lo sforzo compiuto dalla Provincia per garantire il mantenimento e la biodiversità della varie zone che caratterizzano il territorio fiorentino.
Roselli ha poi ricordato che il procedimento relativo al nuovo Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2006-2010, con la presentazione avvenuta alla Seconda Commissione Consiliare, sta per concludere l’iter di approvazione.
Il documento, prodotto dalla Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca, consta di oltre 800 pagine di elaborati e schede tecniche e rappresenta uno strumento innovativo e concreto per la realizzazione della gestione faunistica e venatoria della Provincia nei prossimi anni. Il Piano si caratterizza con la trattazione accurata dei vari elementi che compongono sia la componente venatoria, sia le esigenze degli operatori agricoli, sia le necessità di conservazione della fauna. Proprio l’analisi e la gestione delle specie selvatiche (con la trattazione monografica di oltre 40 specie presenti in provincia, incluse quelle protette), la rivisitazione del territorio in chiave faunistico-ambientale e la valutazione dell’utenza venatoria e degli Istituti, rappresentano i capitoli in maggior risalto del nuovo Piano Faunistico che sarà presentato al Consiglio Provinciale.
Il calendario venatorio 2006-2007 è stato approvato dalla Giunta Provinciale nella seduta del 13 luglio. Il testo è il risultato, oltre delle proposte tecniche presentate dagli uffici dell’amministrazione, dalla sintesi delle esigenze e proposte pervenute da vari soggetti ed associazioni interessate. Tra questi merita sottolineare il fattivo apporto degli Ambiti Territoriali di Caccia, con i loro presidenti Andrea Tatini e Massimo Fabbri, nonché dei rappresentanti degli agricoltori che hanno richiesto particolari misure per prevenire i danni causati dalle specie cacciabili. La Giunta provinciale ha anche valutato attentamente le considerazioni dei Sindaci dei territori dove è più diffuso l'esercizio venatorio.
La novità principale della stagione 2006-2007 riguarda la caccia al cinghiale, che al fine di prevenire i danni all’agricoltura è stata estesa per tempi e forme possibili, in sintonia con le possibilità offerte dalle norme regionali. La soluzione decisa con il calendario consente la caccia al cinghiale nei territori non vocati alla specie dal 1 ottobre al 31 dicembre; in questi territori è altresì possibile effettuare abbattimenti da parte di cacciatori abilitati (ai sensi dell’art. 37 della L.R. 3/94) dal 20 settembre e durante il mese di gennaio. Nei territori vocati al cinghiale la caccia a questo ungulato è invece consentita dal 14 ottobre al 14 gennaio, con l'eccezione del Comune di Reggello dove sarà possibile dal 1 ottobre al 31 dicembre.
Riguardo alle altre specie di ungulati, la caccia di selezione a capriolo, daino e cervo è prevista, con periodi differenziati per ciascuna specie a partire dal 2 agosto.
Una novità ulteriore da segnalare riguarda la beccaccia: in gennaio la caccia vagante a questa specie è consentita esclusivamente con l'uso dl cane da ferma o da cerca, nelle superfici boscate definite specificatamente nel calendario.
Il calendario è stato già distribuito – 45.000 copie in formato tascabile - ai Comuni, alle Comunità Montane, ai Corpi di Vigilanza ed alle associazioni venatorie.
La Provincia di Firenze ha richiesto alla Regione Toscana, ai sensi della L.R. 20/2002 la possibilità di esercitare la pre-apertura nei giorni 2 e 3 settembre alle specie alzavola, marzaiola, germano reale, tortora (Steptopelia turtur), colombaccio e merlo, da appostamento.
In attesa del dispositivo della Giunta Regionale sulla pre-apertura, è giunta notizia dell’avvenuta approvazione il 4 agosto scorso, del Decreto-Legge recante alcune disposizioni urgenti per l’adeguamento alla Direttiva 79/409/CEE. Il Decreto, che è stato pubblicato nella G.U. 191 del 18 agosto 2006 (Decreto Legge n. 151 del 16 luglio 2006) dispone alcune limitazioni per le attività di caccia nelle ZPS (Zone di Protezione Speciale istituite ai sensi delle citata Direttiva) al fine di uniformare a livello europeo le misure di conservazione di alcune specie di uccelli selvatici. Il Decreto è stato emanato al fine di risolvere, attraverso l’imposizione di alcune regole specifiche (tra le quali il divieto di esercitare la pre-apertura, di allenamento dei cani prima della seconda domenica di settembre, e di abbattimento della moretta e del combattente) i procedimenti di infrazione promossi nei confronti dell’Italia dalla Commissione Europea agli inizi di quest’anno. Nelle motivazioni del Decreto - è possibile inoltre riscontrare dalla relazione accompagnatoria – ci sarebbero le necessità urgenti di evitare l’imposizione del divieto assoluto di caccia sulle ZPS, per effetto di alcune recenti sentenze.
Aspettando le disposizioni che la Regione vorrà eventualmente emanare in relazione al Decreto, preme sottolineare che non esiste al momento alcun riscontro che i divieti possano riguardare la pre-apertura sul territorio cacciabile esterno alle Zone di Protezione. La Provincia sta comunque predisponendo una prima pubblicizzazione dei confini delle ZPS, anche con l’inserimento della cartografia sul proprio sito web e l’invio della stessa ai Comuni interessati. Le ZPS in Provincia di Firenze, se si eccettuano i territori già inclusi nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, comprendono circa 2.067 ettari, dei quali 493 già interdetti alla caccia per effetto di altri provvedimenti. La loro localizzazione riguarda la piana fiorentina (1328 ettari di cui 468 già a divieto nei Comuni di Campi Bisenzio, Firenze, Sesto Fiorentino e Signa), il Padule di Fucecchio (per 621 ettari, di cui 25 già in divieto di caccia, nei Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi) ed un’area di 117 ettari limitrofa al Bosco di Chiusi (in Comune di Cerreto Guidi).










21/08/2006 16.07
Provincia di Firenze