Attività aperte, la Lega nel Cdx: "Attenti ai furbi"
Scipioni e La Grassa per una verifica che consenta di individuare chi aggira divieti normativi
"Più controlli sulle autocertificazioni delle attività che sono rimaste aperte nonostante l’emergenza".
Le cronache di questi giorni, avvertono i consiglieri metropolitani della Lega nel Centrodestra Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa "riporteranno casi di attività rimaste aperte in totale assenza dei presupposti, aggirando i divieti normativi; si tratterebbe di una situazione non accettabile e fortemente discriminatoria per tutti quegli esercenti ed imprenditori che scrupolosamente ancora oggi sono chiusi in attesa di poter ripartire".
Per questo l’attività di verifica deve essere "intensificata dalle autorità preposte, a maggior ragione in prospettiva delle riaperture, anche sanzionando chi, spudoratamente, ha aggirato le norme".
Il poter continuare a svolgere la propria attività o produzione, previa comunicazione alla Prefettura e sino alla ritorno a condizioni normali, "è consentito solo alle attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere aziendali non sospese: le attività dell’aerospazio, della difesa e delle altre attività di rilevenza strategica per l’economia nazionale, ovvero i servizi di pubblica utilità o i servizi essenziali o, ancora, le attività a ciclo continuo.
È importante che il Paese riparta ed "abbiamo da tempo espresso la nostra richiesta di puntare sui dispositivi di protezione individuale. Però è necessario che la normativa vigente sia rispettata da tutti e non ti ci siano i soliti furbi che aggirano le disposizioni, mentre altri imprenditori sono danneggiati rispettandole".
La legge "sia effettivamente uguale per tutti".