I MOTORI DEL FUTURO AD OLIO DI GIRASOLE
Università e Provincia di Firenze per il progetto ‘Voice’. Tutti i particolari
L’Italia si è impegnata, nell’ambito del protocollo di Kyoto, a ridurre le emissioni di gas serra del 6.5 % rispetto al 1990; invece ad oggi si registra un aumento delle stesse pari a circa il 13 %. E’ chiara e forte dunque l’esigenza di intervenire immediatamente con azioni efficaci ed in grado di invertire questa tendenza, come ad esempio gli interventi nel settore delle Fonti Rinnovabili di Energia. Con il progetto 'Voice', coordinato dal Centro di ricerca per le energie alternative e rinnovabili (Crear) dell’Università di Firenze in collaborazione con la Provincia di Firenze, l’olio vegetale da girasole utilizzato per la produzione di biodiesel verrà impiegato tal quale, puro, per la generazione di energia elettrica e termica e per i trasporti. L’attività del Crear è stata possibile grazie alla Provincia di Firenze, che nel corso del 2005 ha supportato l’Università di Firenze nei suoi studi iniziali sulla materia e nelle prime prove, mettendo anche a disposizione un trattore agricolo appositamente convertito in Germania per l’utilizzo di questo bio-carburante (attualmente fornito da Aiel). L’attività si è quindi ulteriormente sviluppata in una proposta di adesione al programma Europeo Life-Ambiente, che è stata positivamente valutata e ha recentemente ottenuto il cofinanziamento della Commissione Europea (Dg Ambiente).
Nell’ambito del progetto, che durerà tre anni, l’olio vegetale, materia prima normalmente impiegata per la produzione di biodiesel, verrà stavolta utilizzato tal quale: questo richiederà adattamenti tecnologici agli impianti ed ai motori. Il vantaggio principale dell’olio puro rispetto al biodiesel è quello di poter essere prodotto ed utilizzato in loco dagli agricoltori, senza dover subire processi chimici di trasformazione. Osserva l’assessore all’Agricoltura Pietro Roselli che in Toscana vi sono stati circa 27.000 ettari coltivati a girasole , ma il potenziamento di filiere "bioenergetiche" potranno creare un fattore di forte crescita per le aree agricole locali . “Uno dei principali vantaggi offerti dall’olio puro rispetto al biodiesel - spiega il Presidente della Provincia Matteo Renzi - è quello di poter essere prodotto ed utilizzato in loco, diretamente dagli agricoltori, che risultano quindi i beneficiari principali del valore aggiunto finale del prodotto”. “Voglio ricordare - sottolinea l’assessore provinciale all’Ambiente Luigi Nigi - che l’iniziativa ha una ricaduta positiva anche in termini di sicurezza complessiva del sistema perché l'olio vegetale puro è un combustibile pulito e biodegradabile al 100%. E’ inoltre un combustibile sicuro anche nelle fasi di trasporto e stoccaggio”. Anche per questi motivi il Presidente Renzi aveva avanzato, e rilancia, la proposta di detassare tutti i tipi di biocarburante, non solo quelli per i quali l’esenzione dall’accisa è stata prevista con la Finanziaria dell’anno scorso ma anche l’olio vegetale usato tal quale. Il progetto Voice avrà una durata di poco superiore ai tre anni. Inizierà ad ottobre. Il costo complessivo del progetto è pari a circa 3.4 milioni di euro, ed il contributo massimo concesso dal programma LIFE-Ambiente è di circa 1.7 milioni. Voice si occuperà di studiare e dimostrare la possibilità di utilizzare olio vegetale puro da girasole per la generazione di energia elettrica e termica oltre che per i trasporti. L’obiettivo non sarà dunque solamente quello di investigare le applicazioni dell’olio puro come biocombustibili destinato ai trasporti agricoli, ma anche quello di mettere a punto “sul campo” sistemi per la generazione di energia elettrica e/o termica, fornendo un preciso contributo allo sviluppo del settore delle agroenergie.