Variante di Anselmo. "Progetto non presentato in Metrocittà Firenze"
L'accusa del consigliere metropolitano Paolo Gandola (FI nel Centrodestra) e di 'Progetto Montespertoli'
Per il centro abitato di Anselmo a Montespertoli "non solo è tutto in alto mare ma peggio: non esiste uno straccio di progetto per rendere più sicura la strada provinciale 80 nè tanto meno ha alcuna concretezza l'idea di realizzare di un bypass del centro abitato".
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento, ricostruisce la vicenda in questi termini: "Mel dicembre scorso raccogliendo la sollecitazione pervenuta dal gruppo consiliare Progetto Montespertoli, dopo un sopralluogo in loco, ho presentato un'interrogazione in Città Metropolitana perché si facesse piena luce su quelle che erano le intenzioni sulla strada in oggetto".
Il consiglio comunale di Montespertoli, infatti, nella formazione del nuovo Piano Strutturale e nell'allegato documento programmatico, "tra gli obiettivi da conseguire ha inserito, al numero 18, lo sviluppo di una viabilità alternativa (bypass) nel centro abitato dell’Anselmo, di collegamento con le principali arterie viarie anche al fine di decongestionare il traffico veicolare all’interno del centro abitato".
A rispondere alle richieste inoltrate è stato il consigliere delegato Giacomo Cucini il quale ha precisato che "non ci sono interlocuzioni ufficiali tra la Metrocittà e il Comune di Montespertoli se non per le attività e sopralluoghi su situazioni puntuali svolte nell’ambito della normale attività degli uffici come nel caso di portali per attraversamenti pedonali e problematiche di allagamenti sulla strada provinciale".
Cucini ha anche precisato "di non avere notizia di richieste di parapetti sulla Sp 80 in via Redipuglia, via Virginio e riguardo allo stato dell’arte della progettazione del cosiddetto bypass del centro abitato di Anselmo, solo nell’ultimo incontro con il sindaco del 16 gennaio scorso, si legge ancora nella risposta, ci è stata sottoposta dallo stesso un’idea progettuale di variante all’abitato di Anselmo".
Insomma "è il nulla cosmico – attacca Gandola – Sul bypas non esistono studi di fattibilità o vecchi progetti e la sola mera informazione da parte del Sindaco di Montespertoli è avvenuta ben oltre un mese dopo aver protocollato la nostra interrogazione che è stata iscritta il 17 dicembre scorso". Per Gandola si tratta di "un nulla di fatto che testimonia, una volta di più, la distanza tra le chiacchere della politica e i progetti concreti da realizzare nel supremo interesse della comunità".
La questione, tuttavia, "è dirimente"; cittadini ed esercenti di Anselmo da tempo "attendono sviluppi per consentire un miglioramento della sicurezza stradale così come richiedono di effettuare nell’immediato una serie di interventi e migliorie per mettere in sicurezza, fin da subito, la sede stradale la cui carreggiata di dimensioni particolarmente ridotte, accoglie, all’interno del centro abitato, un flusso veicolare a doppio senso. E’ francamente assurdo che ancora oggi non sia stato richiesto il rifacimento del parapetto che delimita la sede stradale nei pressi della centrale idrica Ginestra divelto oramai da molto tempo in seguito agli svariati sinistri stradali".
Sulla vicenda intervengono con Gandola anche i consiglieri della Lista Progetto Montespertoli: “Abbiamo sentito parlare del bypass dell’Anselmo durante tutta la campagna elettorale come se fossero stati concordati tutti i dettagli progettuali, e ora scopriamo che non era vero nulla di tutto ciò. Addirittura i primi passi sarebbero stati mossi un mese dopo le nostre sollecitazioni. Siamo rimasti allibiti quando abbiamo letto la risposta della città metropolitana, non solo non esiste un progetto dopo tanti anni che si parla della variante della sp 80, ma nonostante i numerosi incidenti non vengono neanche sollecitati gli interventi di manutenzione, come il ripristino del ciglio in prossimità del ponte prima della centrale idrica crollato in occasione degli eventi alluvionali di novembre 2019, ben più di sei mesi fa e adesso ancora più pericoloso in quanto non visibile a causa dell’erba alta che nasconde anche i segnali stradali che erano stati posizionati a terra sulla banchina";
per non parlare "della grossa buca davanti le abitazioni nei pressi del rilevatore di velocità che i residenti segnalano dal gennaio 2018. Chi abita sulla strada è stato costretto a proteggere il portone di ingresso con un telo di plastica e nonostante lettere ed articoli di giornali ancora non è stata riparata. In attesa che il progetto del bypass prenda forma e venga realizzato, se mai lo sarà, è prioritario mettere in sicurezza il percorso esistente con una nuova viabilità pedonale e attraversamenti protetti, come chiediamo da anni".