Consiglio Metropolitano, Scipioni polemizza sulla conduzione dei lavori
"Vanno cambiati i regolamenti. Si tirano conclusioni sugli interventi senza possibilità di replica dei consiglieri"
Polemica a motivo di procedure di confronto in occasione della ratifica, in Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, del quinto accordo tra Regione Toscana e pubbliche amministrazione per la rete Re.a.dy. "Dobbiamo ringraziare Brenda Barnini - spiega Alessandro Scipioni, capogruppo del Centrodestra per il cambiamento - di aver dimostrato, per una volta che ha presieduto il Consiglio metropolitano anche se a distanza, la giustezza e la fondatezza della nostra richiesta di modifica dei regolamenti della Città Metropolitana. E' inaccettabile che non si possa replicare su un atto, sul quale peraltro ci siamo espressi con un voto di astensione, o che non vi sia la possibilità di presentare atti di indirizzo".
"Noi non abbiamo nascosto di ritenere indegna l'elezione di secondo livello e di voler tornare a dare ai cittadini la possibilità di scegliere gli eletti - continua Scipioni - In Commissione, il Partito Democratico si è detto disponibile a valutare proposte per rendere il nostro regolamento più conforme alle istituzioni democratiche di questo Paese".
Per Scipioni è stato "particolarmente odioso non consentire la replica ad un consigliere attaccato nella persona di Paolo Gandola. Moralmente discutibile tirare le conclusioni su un discorso di me in qualità di capogruppo senza possibilità di replica. Quando si esercita la presidenza di un'Assemblea si deve mantenere fair play ed un profilo istituzionale di alto rilievo confacente al ruolo. Ed è quello che chiediamo a Brenda Barnini. Probabilmente le difficoltà tecniche legate alla videoconferenza, per la quale alcuni consiglieri erano in Palazzo Medici Riccardi e altri erano collegati dagli uffici o dalle abitazioni, rendono più difficile moderare il confronto".