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DOMENICA IL VIA ALLA CACCIA
Appello dell’assessore Roselli ai cacciatori per il massimo rispetto delle regole di sicurezza

Domenica 17 settembre apre la nuova stagione venatoria, che terminerà il prossimo 31 gennaio. Una stagione che l’assessore provinciale all’agricoltura Pietro Roselli, nell'augurare il classico "in bocca al lupo" a tutti i cacciatori, spera possa svilupparsi senza incidenti. “Mi appello ai cacciatori – dice Roselli – perché facciano la massima attenzione al rispetto delle regole di sicurezza contribuendo così a rendere quelle di pratica venatorie serene giornate di sport e di vita all’aria aperta”.
La caccia è consentita tre giorni per ogni settimana, che ciascun cacciatore può scegliere fra quelli di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. Nel periodo dal 1° ottobre al 30 novembre è permesso, solo per la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria, di usufruire anche in modo continuativo delle giornate di caccia a propria disposizione per l’intera stagione venatoria, fermo restando il divieto assoluto di caccia nei giorni di martedì e venerdì. Si può sparare da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto, con l’eccezione della caccia di selezione agli ungulati, che termina un’ora dopo il tramonto e della caccia alla beccaccia, che inizia un’ora dopo gli orari previsti.
Per tutto il periodo di caccia si può sparare ad alzavola, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe.
Cacciabili anche, a tutela delle produzioni agricole, gli storni, dal 17 settembre al 15 ottobre su tutto il territorio provinciale ad eccezione delle superfici boscate e dei territori a divieto di caccia e dal 16 ottobre al 10 dicembre solo nei vigneti dove non è terminata la raccolta dell’uva, negli oliveti ed in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, fermo restando il divieto di abbattimento nei territori sottoposti a divieto di caccia.
Fino al 31 dicembre sono cacciabili pure coniglio selvatico, allodola, merlo, pernice rossa, quaglia, starna, tortora. Anche la caccia al fagiano è possibile fino al 31 dicembre, ad eccezione delle Aziende Venatorie e delle Aree addestramento cani con abbattimento, nelle quali la data è procrastinata al 31 gennaio. La caccia al combattente è possibile fino al 31 ottobre. Quella alla lepre fino al 7 dicembre, con l’eccezione delle Aziende Agrituristico-Venatorie che vanno al 31 gennaio.
La novità più importante della stagione 2006-2007 riguarda la caccia al cinghiale, che è stata estesa nell’arco di tempo più vasto e nelle forme possibili, muovendo proprio dalla necessità di limitare i danni agricoli. La soluzione adottata con il calendario consente la caccia al cinghiale nei territori non vocati alla specie dal 1 ottobre al 3 dicembre, ma è possibile anche dal 20 settembre e per tutto il mese di gennaio attraverso le campagne di abbattimento, mentre nei territori vocati alla specie la caccia è consentita dal 14 ottobre al 14 gennaio, con l’eccezione di Reggello dove sarà possibile dal 1 ottobre al 31 dicembre. Il prelievo di caprioli, daini, cervi e mufloni è regolamentato dagli specifici piani di abbattimento, diversificati tra i vari Distretti e Comprensori , i cui periodi sono riportati sul calendario venatorio e consultabili sul sito della Provincia. Una novità da segnalare riguarda infine la beccaccia: in gennaio la caccia vagante a questa specie è consentita esclusivamente con l’uso del cane da ferma o da cerca, nelle superfici boscate e nelle aree palustri definite nel calendario.
Si ricorda che, in attesa della conversione in legge del decreto che ha introdotto tale disposizione, nelle Zone di Protezione Speciale (elencate nella home page del sito della Provincia http://www.provincia.fi.it/), vige il divieto di caccia della moretta e del combattente e che la caccia in gennaio è effettuabile solo da appostamento e per soli due giorni alla settimana.
Per ogni giornata di caccia il carniere complessivo non può superare i due capi di selvaggina stanziale ed i venti capi di selvaggina migratoria. Per singola specie i limiti sono di una lepre, otto fra palmipedi, trampolieri e rallidi, tre beccacce, dieci tortore. I limiti al carniere non si applicano nelle aziende Faunistico Venatorie e Agrituristico Venatorie. Il cacciatore deve essere munito del tesserino venatorio rilasciato dal Comune di residenza, sul quale deve annotare i giorni di caccia ed i capi di volta in volta abbattuti. La distanza minima tra appostamenti temporanei è fissata in ottanta metri. E’ vietato utilizzare materiale vegetale fresco da colture arboree sia agricole che forestali. Può essere invece utilizzata vegetazione spontanea. Dopo l’uso gli appostamenti temporanei devono essere rimossi, con l’eccezione di quelli agli ungulati. Il cacciatore è tenuto alla raccolta dei bossoli delle cartucce sparate.
L’uso del cane da seguito è consentito fino al 7 dicembre, con eccezione per la caccia alla volpe, per la quale è consentito fino al 31 gennaio, al coniglio selvatico, per la quale è permesso fino al 31 dicembre, oltre che per la caccia al cinghiale. Dal 1 al 31 gennaio è consentito l’uso del cane solo per il recupero dei capi feriti o abbattuti nella caccia da appostamento. Tra il 1° ed il 31 gennaio la caccia vagante, anche con l’uso del cane da ferma e da cerca, è consentita nelle Aziende Faunistico Venatorie e nelle Agrituristico Venatorie.
Si ricorda infine che vige il divieto di caccia su tutto il territorio del Comune di Firenze.
I manifesti ed i libretti del Calendario Venatorio sono disponibili presso associazioni venatorie, sedi di Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato, Comuni, Comunità Montane, ATC.
Il testo integrale del calendario venatorio è consultabile anche nel sito della Provincia http://www.provincia.fi.it/.
Sullo stesso sito, alla pagina http://server-nt.provincia.fi.it/ecologicamente/news.asp?id=46, è anche possibile consultare le nuove norme sulla caccia nelle zone di confine.

15/09/2006 13.21
Provincia di Firenze