L’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE E IL RUOLO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE: LE POSIZIONI DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
Un rappresentante dell’opposizione di sinistra nell’Ufficio di Presidenza
Dopo il rimpasto della Giunta che ha visto un netto spostamento al centro ed un accentuarsi del decisionismo del Presidente Renzi che favorisce ed enfatizza fenomeni di trasformismo politico, diventa determinante, per il PRC, il rilancio del ruolo del Consiglio Provinciale e la garanzia per le opposizioni di poter svolgere la propria funzione.
A tal fine, dopo la deludente esperienza del Presidente Roselli, è necessario individuare una figura che esprima per convinzione e sensibilità la capacità di far funzionare con adeguati strumenti l’Assemblea Elettiva e di garantire una positiva interlocuzione con le realtà sociali, nonchè rapporti corretti da parte della Giunta, assicurando l’esercizio dei diritti per tutti i consiglieri.
Nel merito non comprendiamo il metodo adottato: anziché confrontarsi sulla base di questi criteri e della differenza di genere, su una rosa di candidati, si è scelto una candidatura frutto per lo più di problemi ed equilibri territoriali tutti interni ai DS, escludendo tra l’altro, chi come la Vice-Presidente del Consiglio Rosalba Spini, ex Sindaco di Certaldo, aveva già svolto degnamente questo ruolo.
Al tempo stesso e con pari importanza, il gruppo PRC, come nel 2004, chiede che nell’Ufficio di Presidenza sia rappresentata anche l’opposizione di sinistra. Dopo l’esclusione dei Verdi dalla Giunta, questa esigenza di rappresentanza e di garanzia per i lavori del Consiglio assume ancor più forza e non può essere nuovamente elusa.
Se questa esclusione venisse confermata, il PRC non potrà votare la proposta della maggioranza e proporrà altre soluzioni, in modo che il nuovo Ufficio di Presidenza rappresenti la maggioranza e le due opposizioni presenti in Consiglio.
Sandro Targetti Lorenzo Verdi Andrea Calò