OGGETTI QUOTIDIANI USABILI DA TUTTI: UN CONVEGNO INTERNAZIONALE A FIRENZE
Lunedì 25 settembre nell’Aula Magna del Rettorato
Rendere più facile la vita ad almeno il 30% della popolazione
Una guida per la progettazione degli oggetti di largo consumo
Progettare per tutti: è il principio a cui si ispira l'Universal Design, cioè creare oggetti la cui utilizzazione sia agevole per tutte le persone, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, dalla loro età e da eventuali limitazioni derivanti da patologie più o meno gravi.
A questo obiettivo è stato dedicato un progetto internazionale, finanziato dalla commissione Europea nel quadro del programma Leonardo Da Vinci, che si chiama Pro.f.use, cioè "To project friendly and usefully", dedicato a sviluppare metodi di progettazione di beni di largo consumo che tengano conto della loro utilizzabilità da parte di persone con ridotte abilità. Hanno collaborato al progetto, promosso dal Centro di Impresa e Innovazione–C.I.I. Pistoia, soggetti pubblici e imprese, fra cui il Corso di laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze.
I risultati di questo progetto saranno illustrati lunedì 25 settembre in un convegno internazionale che si svolgerà nell’Aula Magna del Rettorato, in piazza San Marco 4, a partire dalle 9.30.
L'iniziativa è stata presentata oggi alla stampa in Palazzo Vegni a Firenze da Francesco Baicchi, coordinatore del progetto Pro.f.use e direttore del Centro Impresa e Innovazione di Pistoia, da Elisabetta Cianfanelli, responsabile scientifico della ricerca e assessore provinciale alla Moda, e da Ambra Trotto, docente del corso di laurea in Disegno Industriale.
Al progetto hanno partecipato, oltre all’ateneo fiorentino, quelli di Siena e Wroclaw (Polonia) e un centro di ricerca olandese in stretto contatto con l’Università di Maastricht.
Obiettivo del convegno: valutare e presentare il risultato finale del progetto, costituito da una ‘Linea Guida’ con le indicazioni per la progettazione di prodotti nel rispetto dei principi dell’Universal Design.
Con questa nuova impostazione si passa dunque dai prodotti per persone ‘speciali’, costosi e ghettizzanti, a una nuova frontiera del design: prodotti di largo consumo, quindi con prezzi competitivi, che tengono conto nella loro concezione delle diversità esistenti in ogni individuo e che possono dipendere da caratteristiche fisiche, ad esempio l’altezza, da patologie anche temporanee e da tante altre cause.
Nella società europea, che si avvia ad avere una percentuale superiore al 30% di ultrasessantacinquenni, il tema non è solo etico, ma può avere anche importanti risvolti economici; infatti molte grandi aziende stanno già elaborando o presentando prodotti ispirati all’Universal Design.
L’estensione del progetto non è stata solo geografica: sono state coinvolte competenze interdisciplinari: dall’ingegneria alla medicina, dal design al marketing e alla psicologia; con un contatto continuo col il mondo dell’impresa.
Altrettanto articolata la platea dei destinatari del ‘prodotto’ finale: oltre ai progettisti (architetti, ingegneri, designer) sono interessate le aziende di produzione, ma anche i responsabili degli enti locali, le associazioni dei consumatori, le grandi reti di distribuzione, l’associazionismo.
Le ‘Linea Guida’ saranno distribuite ai partecipanti del convegno sia in versione cartacea che digitale.
A conclusione del convegno saranno premiati i vincitori del concorso di idee che si è svolto nel quadro del progetto Pro.f.use.
Per il programma in dettaglio e per approfondimenti: http://www.profuse.it .