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"FALSE PRESTAZIONI"
I lavori del convegno sul doping a Villa Caruso di Lastra a Signa

"False prestazioni" è il titolo del convegno sul doping nello sport che si è svolto il 25 settembre a Villa Caruso Bellosguardo di Lastra a Signa (Firenze), con il patrocinio, fra gli altri, della Provincia di Firenze.
Dopo i saluti di benvenuto di Carlo Nannetti, sindaco del Comune di Lastra a Signa, e di Aniello Ciletti, presidente società Iride srl, organizzatore del convegno, Nicola Novelli, presidente dell'associazione culturale “Comunicazione Democratica” (l'editrice di Nove da Firenze) ha lanciato l'allarme sulla accessibilità on line dei prodotti vietati. E' stato poi il turno degli interventi istituzionali. Cesare Cursi, vicepresidente Commissione Sanità al Senato ed ex sottosegretario alla Salute con delega al contrasto del doping, ha ricordato l'attiività del Ministero della Sanità in termini di prevenzione e comunicazione dei rischi del consumo impropio di farmaci. Oggi anche sulle confezioni dei prodotti è obbligatorio elencare i rischi per la salute legati all'abuso sportivo.
Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) e segretario della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana ha affermato che bisogna recuperare il valore sociale dello sport, non più inteso solo come competizione, ma sopratutto come scuola di vita, divertimento e salute. "Che lo sport diventi al più presto materia di insegnamento anche nelle scuole elementare e materna".
Momento commovente al termine della mattinata quando i i ragazzi della Scuola Media "Leonardo da Vinci" di Lastra a Signa, gli atleti ed i rappresentanti delle società sportive locali hanno ricevuto in omaggio dalla Casa Editrice Bradipolibri di Torino alcune copie del libro “Palla avvelenata – Morti misteriose, doping e sospetti nel calcio italiano” di Fabrizio Calzia e Massimiliano Castellani.
E’ proseguito quindi nel pomeriggio con una ‘tavola rotonda’ il convegno “False prestazioni - Il doping nello sport”. Relatori di questa seconda parte (moderata dal giornalista e scrittore Francesco Caremani, autore del recentissimo “Calcio Marcio Show - Dalle tribune ai tribunali. Dai compagni di squadra a quelli di merenda”), Carlo Salvadori (Corriere della Sera, la Nazione e vicepresidente Ussi Toscana), gli ex atleti Carlo Petrini, calciatore di Milan, Torino e Roma, e Giuliana Salce, ex campionessa mondiale di atletica leggera. E ancora: Gabriella Bernardini e Claudia Beatrice, rispettivamente moglie e figlia dell’indimenticabile ‘indiano’ in maglia viola Bruno Beatrice, e promotrici dell’associazione “Vittime del doping”, Pippo Russo, sociologo, corsivista per l’Unità, il Messaggero e GQ (ha recentemente pubblicato “Il mio nome è Nedo Ludi”), Giuseppe D’Onofrio, docente di ematologia e patologia clinica presso l’Università Cattolica di Roma, perito nei processi “Conconi” a Ferrara e “Juventus” a Torino (quest’ultima esperienza raccontata anche nel volume “Buon sangue non mente”), Maurizio Checcaglini, segretario Associazione Nazionale Specialisti in Medicina dello Sport Università “D’Annunzio” di Chieti, Alberto Foggia, avvocato e saggista, Renzo Bardelli, docente universitario di Etica e Sport e autore del libro “Generazione Epo”, Maurizio Marchetti, ex ciclista professionista, da circa nove anni impegnato nella lotta al doping con iniziative rivolte agli studenti delle scuole medie e superiori del Lazio.
Insomma, un ‘parterre’ di relatori ampio e vario per cercare di affrontare il tema doping sotto ogni suo aspetto.
E così ecco Giuliana Salce che, nel raccontare la propria esperienza, ricorda di quella volta in cui, una non precisata compressa la fece stare malissimo, tanto che “mi sembrava che la pelle mi si staccasse di dosso”, e della decisione di abbandonare “questa strada schifosa”. Una scelta indubbiamente pericolosa ma “adesso mi sento riabilitata con la vita e la mia coscienza”.
Drammatica la testimonianza di Carlo Petrini. Parole schiette, senza fronzoli, per far capire al pubblico presente il clima che regnava nel mondo del pallone fra gli anni Sessanta e Settanta. Ricordi che si interrompono bruscamente con quella frase dal sapore aspro: “Tanti ragazzi con i quali ho giocato oggi non ci sono più”.
Le parole, rotte dalla commozione, di Claudia Beatrice, che auspica maggiore sostegno per chi è vittima del doping. Non solo atleti.
Infine gli approfondimenti di Carlo Salvadori, Maurizio Marchetti, Pippo Russo, Maurizio Checcaglini, Giuseppe D’Onofrio, Alberto Foggia e Renzo Bardelli.

26/09/2006 14.00
Provincia di Firenze