HomeAMBIENTE, “COINVOLGIMENTO ANCORA MODESTO DELLE PROVINCE”
Piano regionale di azione: l’assessore Nigi invita a una maggiore sussidiarietà e concorda su quattro priorità di intervento: eccole
Sono le Province che possono accompagnare l’elaborazione e l’applicazione del Piano regionale di azione ambientale, il secondo, in fase di preparazione per il triennio 2007-2010, “sia per le importanti competenze di governo del territorio - avverte l’assessore provinciale all’Ambiente Luigi Nigi - sia per l’ampia e diffusa sensibilità verso i temi della sostenibilità che orienta il loro lavoro”. Il Praa è stato oggetto di un incontro, nei giorni scorsi, tra la Provincia di Firenze e la Regione Toscana. “Il piano – continua l’assessore - deve rappresentare un indicatore di rotta per tutto il territorio e quindi per le amministrazioni locali, sulla base del principio di sussidiarietà”, secondo il quale le decisioni e gli interventi devono essere collocati al livello più vicino alla popolazione. Quattro sono le aree di azione prioritaria del Piano, con le quali concorda la Provincia: cambiamenti climatici, natura e biodiversità, ambiente e salute, uso sostenibile delle risorse e gestione dei rifiuti. Tanto per evidenziare alcuni dati, per Firenze e provincia sarebbe necessaria una riduzione di anidride carbonica media annua di circa il 3% per i prossimi 10 anni (al 2000 lo scostamento dagli obiettivi del protocollo di Kyoto è stato del 25% circa). Il 50,3% del territorio è caratterizzato dalla presenza di aree di elevato pregio naturale (boscate), ma quello protetto è ancora inferiore alla media regionale.
“Il coinvolgimento dei percorsi locali rispetto alle scelte del Piano pare modesto – conclude Nigi - A nostro avviso l’obiettivo regionale dovrebbe essere volto a fissare regole e percorsi e poi coinvolgere attivamente nelle scelte i territori, gli enti, le popolazioni, che diventano in questo modo reali protagonisti degli interventi”.
Provincia di Firenze