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PROVINCIA DI FIRENZE: APPROVATA MOZIONE PER RICHIEDERE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA PARLAMENTARE PER FAR LUCE SUI CRIMINI NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Il testo della legge, già in Parlamento

Nel giugno dello scorso anno il Consiglio Provinciale di Firenze approvò unanimemente una mozione con la quale si chiedeva al Parlamento che fosse approvata velocemente una proposta di legge, già depositata, e che prevedeva la costituzione di una commissione parlamentare, d’inchiesta sulle archiviazioni provvisorie di 695 fascicoli contenenti denunce di crimini commessi durante la seconda guerra mondiale. Lo stesso Presidente del Consiglio, Eugenio Scalise ha ricordato che ha seguito le vicende relative all’istituzione di questa commissione parlamentare: “Già nei giorni successivi all’approvazione della mozione mi misi in contatto col vice Presidente del Consiglio regionale Cecchetti, visto che anche lui segue la vicenda. In rappresentanza del Consiglio Provinciale – ha detto Scalise – sto partecipando a tutte le riunioni del comitato che promuove questa iniziativa”. Questa vicenda è stata portata avanti in Palazzo Medici Riccardi dal capogruppo Ds Tiziano Lepri con una nuova mozione votata favorevolmente da 28 consiglieri con 2 astensioni (Alleanza Nazionale). Non ha partecipato al voto Giorgetti di An. “La vicenda è quella dell’armadio della vergogna – ha spiegato Lepri – perché questi fascicoli furono illegalmente raccolti in un armadio, chiusi e sepolti negli scantinati della Procura militare. E vi sono rimasti fino al 1994 quando, per puro caso, furono rinvenuti. Il provvedimento è rimasto a lungo al Senato e solo a febbraio ha avuto la seconda approvazione con molte modifiche che rendono necessaria una terza lettura, da parte della Camera dei Deputati. La preoccupazione degli Enti locali e del comitato che è composto dai familiari delle vittime è che si vuole, in qualche modo, ritardare o snaturare il senso della legge. Le modifiche sono di ordine tecnico e la legge sarà discussa a breve ma ritengo giusto che il Consiglio Provinciale faccia sentire ancora una volta la propria voce a sostegno della legge”. Per Massai di An: “Rassicuriamo le persone che l’impegno c’è. Anche se avrei preferito un ragionamento a 360 gradi su tutte le stragi”. Per Targetti di Rifondazione Comunista fa piacere che si riprenda il termine storico di stragi nazifasciste nella mozione. Per Marconcini dei Comunisti Italiani: “Si parla di armadi della vergogna. Vanno riaperti – ha detto Marconcini – per un processo utile al paese perché la dignità della nazione si riacquista anche metabolizzando le colpe e dando nuova dignità. Per Nistri di An: “E’ giusto che un Consiglio Provinciale sollevi una questione di alto valore morale anche se non è un tema di stretta attività istituzionale. La riproposizione della mozione – ha precisato Nistri – ha però un significato politico e ci fa fare un passo indietro”. Avezzano Comes di Forza Italia la questione della memoria riguarda tutti: “Appartiene ad un popolo intero. Non c’è una memoria più memoria degli altri. Noi siamo d’accordo che venga fatta chiarezza – ha aggiunto Avezzano Comes – non siamo d’accordo su una memoria di parte e non per tutti coloro che hanno sofferto”.

02/04/2003 10.00
Provincia di Firenze