Violenza alle donne nel territorio della Metrocittà Firenze. Gandola (Fi nel Cdx) e Pandolfi (Azzurro Donna): "Ecco le nostre proposte"
Campagne pubbliche sulle questioni del rispetto della persona, apertura di centri comunali antiviolenza (almeno uno in ogni area vasta dell’area comunale), norme a tutela delle vittime e garanzia dell’assistenza
Negli ultimi cinque anni, secondo i dati consolidati dalla Prefettura di Firenze, nella città del Giglio sono state registrate 370 denunce per violenze sessuali, delle quali 87 solo nel 2019. Ed ancora a Scandicci sono state 20 (5 solo nel 2019), a Campi Bisenzio 28 (7 solo nel 2019) e 15 ad Empoli (1 solo nel 2019).
Si tratta di dati importanti che "dimostrano come si debba fare ancora molto di più per contrastare l’odioso fenomeno della violenza contro le donne". Paolo Gandola, consigliere metropolitano di FI nel Centrodestra per il cambiamento, e Cinzia Pandolfi, coordinatrice provinciale Azzurro Donna Firenze, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sottolineano come "oggi siamo chiamati non solo a cooperare per realizzare una vera e necessaria rivoluzione culturale affinché si riesca ad eliminare ogni forma di sopraffazione e di soprusi attraverso le leggi e mediante campagne di sensibilizzazione e azioni educative, considerando la violenza di genere una vera emergenziale questione sociale che coinvolge tutto il Paese, ma occorre che anche le Amministrazioni locali dimostrino sul tema un comportamento proattivo sviluppando iniziative che possano alleviare il fenomeno".
“Per questo - aggiunge il consigliere metropolitano Gandola - oltre i drappi alle finestre risulta imprescindibile l’adozione di politiche attive ed un impegno concreto, costante e incisivo da parte anche e soprattutto delle istituzioni locali per rafforzare la prevenzione contro la violenza sulle donne”.
Per il consigliere metropolitano risultano prioritarie, infine, l’inaugurazione di campagne pubbliche sulle questioni del rispetto della persona, l’apertura di centri comunali antiviolenza almeno uno in ogni area vasta dell’area metropolitana, norme a tutela delle donne vittime di violenza e la garanzia dell’assistenza a coloro che hanno subito violenze affinché le donne possano godere pienamente dei diritti umani e delle libertà fondamentali.