INCONTRO TRA INDUSTRIALI E PROVINCIA
La proposta di Ceccuzzi, la risposta di Renzi
I presidenti Sergio Ceccuzzi e Matteo Renzi hanno mantenuto l’impegno preso: nel giro di un anno la Giunta degli industriali e una delegazione della Giunta provinciale si sono nuovamente incontrate. Alla fine di un confronto approfondito è scaturita da entrambe le parti la necessità di affrontare insieme alcune tematiche importanti, già dal prossimo novembre, mese in cui sarà allestito a Firenze - proprio dalla Provincia e da Assindustria - un seminario a porte chiuse per discutere dell’offerta culturale del territorio fiorentino.
Nell’incontro di ieri si è fatto il punto su una serie di questioni ancora aperte, a partire dall’agenda di priorità fissate dal Patto per lo Sviluppo.
“Come gli industriali hanno più volte ribadito”, ha esordito Ceccuzzi, “la via maestra per mettere a valore le potenzialità del nostro territorio passa attraverso il confronto continuo tra decisori pubblici e protagonisti dello sviluppo, per ricercare una composizione nella costruzione di una provincia più ospitale per intraprendere e più attrattiva per nuove imprese. Purtroppo - ha continuato il presidente di Assindustria - al Patto per lo Sviluppo, che era il frutto di queste buone relazioni, non è seguito il Masterplan con l’indicazione delle azioni concrete e dei tempi certi, che avevamo chiesto con insistenza. Ormai il nostro non è più un timore, ma una certezza:questo strumento di programmazione non vedrà mai la luce. Ci rinunciamo a malincuore ma diciamo, senza mezzi termini, che sulle priorità del Patto il confronto deve continuare serrato. Si tratta di priorità vitali per il territorio e per le imprese”.
Ceccuzzi ha poi elencato alcuni di questi temi “caldi” e concreti, alcuni avviati, alcuni appena abbozzati, altri con ritardi non accettabili.
A questo punto dell’incontro il presidente degli industriali ha lanciato una proposta operativa: “Una scelta di metodo con l’obiettivo di velocizzare le decisioni. I temi oggetto del Masterplan dovrebbero essere affrontati ricercando nel territorio aree omogenee (l’area fiorentina, il Mugello, il Valdarno, il Chianti, il Circondario empolese) nelle quali, trasversalmente, affrontare appunto le tematiche specifiche del territorio: dalle infrastrutture alla grande mobilità, dai servizi per il welfare alla raccolta dei rifiuti, alla formazione”.
Sono seguiti gli interventi di molti imprenditori che sui temi all’attenzione del territorio hanno portato un puntuale contributo. Dalle tematiche infrastrutturali e della mobilità, ai problemi della vasta galassia turistica, dalla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione alla Fondazione della Cultura, dall’emblematico, per non dire inquietante, caso del nuovo stabilimento Laika, al Sistema moda e alla Fondazione della pelletteria, dal termovalorizzatore, sul quale è stato chiesto: “Ma si partirà davvero?” ai fabbisogni formativi, all’orientamento e sostegno al mercato del lavoro.
Puntuale e molto applaudita la replica del Presidente della Provincia che ha toccato tutti i problemi sollevati, a cominciare dal termovalorizzatore: “Una partita aperta da anni che noi abbiamo chiuso, assumendoci la responsabilità di compiere scelte meditate, ma definitive”.
“Dalla nostra precedente riunione - ha ricordato il Presidente della Provincia – di cose ne sono state fatte pur in mancanza di un Masterplan. Gli interventi realizzati dal 2005 sono stati 58. La Provincia ha indetto gare di appalto per 106 milioni di euro, rispettando tutti gli impegni presi e nei tempi previsti; addirittura alcune opere finiranno in anticipo, come ad esempio lo svincolo di Santa Maria sulla Fi.Pi.Li che sarà concluso 8 mesi prima del previsto”.
“Rivendichiamo con orgoglio quello che abbiamo fatto – ha continuato Renzi - anche accogliendo i vostri suggerimenti, come è successo nel 2005 con la banda larga. Di questo credo ce ne dobbiate dare atto. Ciò non vuol dire che non si possa fare di più e meglio. Sono convinto che per il 2007 vada rimessa insieme una regia che affronti le grandi partite che sono rimaste aperte”
In particolare il Presidente della Provincia di Firenze ha analizzato il problema della mobilità: “Occorre aprire una fase costituente sulla mobilità fiorentina per i prossimi 10 anni. I lavori si stanno facendo, ma si tratta di accordi che risalgono a 15 anni fa. Per noi il tema dell’attraversamento di Firenze è fondamentale. E’ inutile investire su Castello se poi è impossibile arrivarci dalla parte sud della città”.
Una provocazione in positivo è giunta da Matteo Renzi sul futuro della Fondazione Palazzo Strozzi: “Al vertice vi abbiamo messo persone di livello internazionale e non i rifiuti della politica. Noi ci abbiamo investito, ora i soldi li dovete tirar fuori voi – ha detto il Presidente della Provincia rivolto alla platea di industriali - Su questo terreno ci avete sfidato a fare, ora noi vi sfidiamo a compiere la vostra parte”.
Il Presidente Renzi ha poi affrontato al questione di Firenze Fiera. “L’ho già detto e lo ripeto ora che occorre cambiare passo, ma non si possono dare tutte le responsabilità alla politica. Per 6 anni il vertice di Firenze Fiera l’avete scelto voi, l’Ad non l’ha nominato la Provincia.”
Severo il giudizio di Renzi anche sulla molteplicità di aziende impegnate nello smaltimento dei rifiuti: “Il problema dell’unione delle aziende viene eluso non per questioni politiche, ma per esigenze autoreferenziali delle singole aziende. Su questo vi invito, come Assindustria, ad intervenire per darci una mano a risolvere la questione”. Per quanto riguarda invece la Fondazione per la Ricerca “Non finanzieremo il contenitore, ma i progetti. Se ci saranno”. Inoltre, tutti gli impegni della Provincia per "Firenze Convention Bureau" sono stati confermati da Matteo Renzi, il quale ha ricordato come, negli ultimi 18 mesi, il turismo nella provincia di Firenze sia cresciuto più di tutte le altre province italiane.
Replicando alle domande fatte sullo stabilimento Laika, il Presidente della Provincia ha quindi illustrato la proposta di accordo fatta a Siena "In favore del settore della camperistica che in questa zona a cavallo tra le due province produce 15 mila pezzi, ovvero i 4/5 della produzione nazionale, impiegando 1000 unità lavorative, senza contare l’indotto”.
Infine, rispondendo sul futuro delle Province, il Presidente ha ricordato che alla recente assemblea dell’Upi il ministro degli Interni Giuliano Amato ha fatto proprio l’esempio di Firenze come ipotesi di trasformazione “Metropolitana”. “Non so se verranno sciolto le Province - ha concluso Matteo Renzi – però vi posso garantire che fino all’ultimo giorno metteremo delle date certe al nostro lavoro, convinti della nostra capacità di rispettare i tempi”.
L'intervento del Presidente Renzi è stato apprezzato per la sua chiarezza espositiva. Appuntamento al prossimo anno!
Firenze, 19 ottobre 2006