SPEDIZIONE DI LETTERE DA PARTE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
L’assessore Nardini ha risposto ad un’interrogazione di Rifondazione Comunista
L’assessore ai rapporti col Consiglio Valerio Nardini ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione, di Rifondazione Comunista, sulla spedizione di lettere da parte del Presidente della Giunta. “Le lettere a cui si riferisce l’interrogazione sono state inviate all’indirizzo dei singoli destinatari al fine di valorizzare l’importanza di un contatto diretto e trasparente tra l’Amministrazione provinciale e i cittadini, con particolare attenzione a coloro che singolarmente o in forma associata esprimono all’Ente le proprie istanze e le proprie opinioni. Sono certo – ha illustrato Nardini – che gli interroganti considerano fondante la partecipazione democratica sia la risposta a cittadini che formulano una petizione, cioè una domanda, sia l’augurio agli studenti di un anno scolastico all’insegna dei valori di cittadinanza e di partecipazione. Il costo della spedizione della lettera agli studenti è ammontato ad euro 8.050. Il costo della spedizione della lettera indirizzata ai firmatari della petizione sulla rimozione dell’assessore Monciatti è ammontato ad euro 883”. Targetti ha ribattuto che: “Formalmente la risposta dell’assessore Nardini non fa una piega. Il Presidente con quasi dieci mesi di ritardo ha interloquito con dei cittadini che hanno avuto giustamente da ridire sul licenziamento di due Assessori. Non credo che questo tipo di comunicazione, mandata a casa sulla base degli indirizzi contenuti nella petizione, possa considerarsi come una necessità dell’Ente. Il Presidente della Provincia quando si tenne il Consiglio provinciale di risposta alla petizione non rispose affatto nel merito delle questioni poste dai cittadini accampando unicamente il licenziamento dei due assessori, Monciatti e Romanelli, a questioni di fiducia personale. Per quanto riguarda l’altra lettera, nemmeno il Presidente della Repubblica manda una lettera a tutti gli studenti d’Italia. Negli anni passati il Presidente si era limitato a mandare questa lettera con una distribuzione diretta presso le scuole. Oggi riteniamo assolutamente discutibile la scelta del Presidente della Provincia di mandare una lettera a tutti gli studenti, direttamente a casa”.
21/10/2006 12.24