APPELLO PER SALVARE LA VITA DELL’AVVOCATO BEHIC ASCI, DI GULCAN GORUROGLU E DI SEVCI SAYMAZ, SCIOPERANTI DELLA FAME CONTRO L’ISOLAMENTO CARCERARIO IN TURCHIA
Un invito al dialogo sulla drammatica questione dell’isolamento carcerario approvato dalla VII Commissione consiliare
La VII Commissione consiliare ha approvato, all’unanimità, un appello nel quale si invitano: “Tutte le forze politiche e sociali democratiche, le organizzazioni sindacali, gli enti locali, i parlamentari di Camera, Senato ed Europa, il Governo italiano ed in particolare i Ministri di Giustizia e degli Esteri, le associazioni che si battono per i Diritti Umani ad esercitare in questi giorni la massima pressione politica sul governo turco, sul Ministro della Giustizia turco, affinché accetti, dopo sei anni di lotte e scioperi della fame, l’invito al dialogo con gli avvocati, i giuristi, i rappresentanti dei detenuti politici in merito alla drammatica questione dell’isolamento carcerario in Turchia. Questo appello – sottoscrivono i consiglieri della VII Commissione – ha lo scopo di salvare la vita dell’avvocato Behic Asci, di Gulcan Goruroglu e di Sevci Saymaz in sciopero della fame da oltre 200 giorni che, per interrompere la loro drammatica protesta, chiedono esclusivamente l’avvio di una seria trattativa sulle condizioni dei detenuti e sull’isolamento carcerario. Dopo sei anni di lotte e di scioperi della fame in Turchia, durante i quali sono già morte 122 persone nella più completa indifferenza del Governo Turco ed anche dell’opinione pubblica internazionale, oggi è possibile fermare questa spirale di sofferenza e di morte, che non accettiamo, è possibile una svolta! Con lo sciopero della fame dell’avvocato Behic Asci, da sempre difensore dei diritti umani e dei detenuti politici, è nata una mobilitazione che le autorità turche non possono più ignorare. E’ possibile oggi cambiare ed avviare il superamento dell’isolamento carcerario che rappresenta una moderna forma di tortura fisica e psicologica che mira alla distruzione della persona, privandola del vitale elemento della socialità e costituisce una gravissima violazione dei diritti dell’uomo, con pesanti e permanenti conseguenze sulla salute e l’equilibrio mentale”.
25/10/2006 13.46