FiPiLi, aggiornamento sul cedimento di un muro di contenimento all'altezza di Lastra a Signa
Riunione del Sindaco metropolitano Dario Nardella con i tecnici di Avr e Città Metropolitana e con Angela Bagni, Sindaco di Lastra a Signa. Le decisioni adottate. Progetto di intervento da realizzare in due fasi
Aggiornamento sul cedimento di un muro di contenimento all'altezza di Lastra a Signa, che interessa un tratto della strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li.
Il cedimento è avvenuto all’altezza di via di Carcheri, nel comune di Lastra a Signa.
Stamattina il Sindaco metropolitano Dario Nardella ha convocato una videoriunione con i tecnici di Avr e Città Metropolitana e con Angela Bagni, Sindaco di Lastra a Signa.
I tecnici di Avr (global service della FiPiLi) e Città Metropolitana di Firenze hanno effettuato immediati sopralluoghi per mettere in sicurezza la zona.
E’ stata chiusa la carreggiata della FiPiLi in direzione Firenze, tra i km 9,7 e 11,5 nel tratto tra gli svincoli di Ginestra Fiorentina e Lastra a Signa; attualmente il traffico scorre nelle due direzioni occupando la carreggiata in direzione mare.
I tecnici di Avr, che hanno già effettuato un intervento per ripulire l’area e creare un terrapieno nella parte interessata dal cedimento, riferiscono che non c’è alcun rischio di crollo della strada.
Ora Avr sta redigendo un progetto di intervento da realizzare in due fasi: la prima fase avrà come obiettivo la messa in sicurezza da attuarsi con la posa di blocchi di calcestruzzo e la seconda fase si svilupperà realizzando il prolungamento della paratia di micropali in modo da contenere in maniera strutturale il rilevato. La definizione del progetto è prevista per la prossima settimana.
La sgc FiPiLi è una strada di grande comunicazione di proprietà della Regione Toscana. La Città Metropolitana, cui spetta la manutenzione, è pronta a intervenire non appena la Regione Toscana metterà a disposizione le risorse necessarie. Attendiamo che la Regione dichiari lo stato di emergenza per consentire alla Città Metropolitana di intervenire in somma urgenza così da attivare rapidamente tutti i lavori necessari. Se le tempistiche sono rispettate, si prevede il completamento della messa in sicurezza (prima fase) e la riapertura di una corsia della carreggiata nell’arco di 45 giorni.
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