ENERGIA PER IL TERRITORIO FIORENTINO UTILIZZANDO LE FONTI RINNOVABILI
Le novità emerse al convegno ‘Habitando’
Il Programma energetico provinciale sarà “la definizione di dove e di quali energie rinnovabili sarà più conveniente, razionale e sostenibile sviluppare in rapporto all’ambiente e agli insediamenti sul territorio. Il tutto in un quadro di opportunità al quale tutti potranno riferirsi per costruire nuovi risparmi, efficienze e progetti sostenibili”. Così è intervenuto l’assessore provinciale all’Ambiente Luigi Nigi in occasione di "Habitando, la mostra per fare e rifare la tua casa", in una conferenza sul tema. Con Nigi all’incontro hanno partecipato Simone Lazzerini, assessore alle Politiche Energetiche della Comunità Montana del Mugello; Francesco Tarchi, vice-Presidente dell'Agenzia Fiorentina dell'Energia; Riccardo Basosi, Centro per lo Studio dei sistemi complessi dell'Università di Siena. “Usare razionalmente l’energia significa garantirsi una migliore e più duratura qualità della vita. Per cui - osserva Nigi - non bastano più, anzi possono essere controproducenti, i richiami catastrofici ad un futuro prossimo buio e freddo per l’esaurimento delle risorse, come quello che abbiamo letto in questi giorni sui giornali. Occorre invece rendere possibili e convenienti le alternative, sostenere gli interventi a partire dai piccoli impianti, fornire gli strumenti per la razionalità e l’efficienza”.
Simone Lazzerini, Assessore alle politiche energetiche della Comunità Montana del Mugello, condividendo il timore che l’allarmismo può essere l’anticamera del fatalismo, ha sottolineato come oggi sia forte la consapevolezza che investire sull’ambiente ripaghi anche in termini economici. “Nel Mugello – ha detto Lazzerini – si stanno moltiplicando le iniziative sulle energie rinnovabili a partire dalle opportunità offerte dalla campagna e dalla montagna, quali le colture di piante per olii combustibili, l’uso del “cippato” e delle biomasse legnose, i progetti per l’idroelettrco e il minieolico. Una sorta di riscatto della montagna che finalmente trova in sé nuove potenzialità”.
L’Agenzia Fiorentina per l’Energia, società a capitale interamente pubblico nata per volontà della Provincia di Firenze ha l’incarico di predisporre il Programma Energetico, nel quadro dei compiti di gestione e consulenza che la Provincia le ha affidato. In rappresentanza dell’Agenzia è intervenuto Francesco Tarchi, Vicepresidente, che ha definito il Programma un lavoro importante di pianificazione con fasi di ampia consultazione; uno strumento vivo e dinamico, fondato su una rigorosa base tecnica e monitorato costantemente per verificare l’efficacia e l’efficienza delle azioni proposte ed il loro aggiornamento. I tempi previsti dall’Agenzia sono fino al 2008. “L’Agenzia Fiorentina per l’Energia – ha detto Tarchi – è tuttavia operativa da tempo e si pone come struttura di formazione e informazione, di riferimento e sostegno per ogni tipo di iniziativa pubblica e privata nel campo del risparmio e dell’uso di rinnovabili”.
Riccardo Basosi, dell’Università di Siena, è il coordinatore scientifico del Programma energetico provinciale. A giudizio di Basosi “non esiste energia buona in assoluto o energia pulita - eccetto quella che non consumiamo, - ma dobbiamo combinare e valutare: siamo consapevoli che la cogenerazione, cioè la produzione contemporanea e combinata di energia elettrica e di calore, sia decisiva, ma anche che servono tutte le possibilità, solare ed eolico, fotovoltaico e da biomasse, per ottenere il migliore risultato. Bruciare è la più antica e conosciuta forma di produzione energetica, ma sola non basta e occorre conoscere bene cosa si brucia. Nello stesso modo valido per i rifiuti: prima si dovrà pensare di produrne pochi, poi di recuperarne più possibile, infine di smaltire e bruciare, ma solo come ultima fase, sapendo bene quanto e cosa si brucia”.
Nel dibattito si sono registrati diversi interventi e richieste di chiarimento: molti hanno insistito sulla difficoltà spesso insormontabili di procedure burocratiche e di regolamenti locali che talvolta impediscono di fatto l’istallazione di pannelli solari o l’avvio di piccoli impianti. Tutti i relatori hanno condiviso questa preoccupazione notando che talvolta è la causa di presenza “a macchia di leopardo” di esperienze importanti, auspicando che la discussione del Programma insieme alla coscienza complessiva sposti in avanti e semplifichi il complesso delle regole.