FiPiLi, Gandola (Fi nel Cdx): "Anni di trascuratezza"
Il consigliere metropolitano: "Si apra subito un tavolo di lavoro"
"Nessun fulmine a ciel sereno", oggi la grande strada di comunicazione Fipili "sconta decenni di trascuratezza. Così
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento.
A pochi mesi dalla scadenza del contratto di servizio Global Service di gestione della Fipili, occorre avere il coraggio e l’onestà di denunciare come la situazione emersa in queste settimane derivi da una cattiva amministrazione della strada di comunicazione".
Non per colpa del concessionario Avr, ma piuttosto "per un corto circuito istituzionale e di competenze, non solo del tratto stradale, ma anche delle aree limitrofe e di rispetto, poco monitorate e poco manutenute. E poi la Regione vorrebbe introdurre un pedaggio?".
Tutto ciò "non fa altro che acuire lo scoramento ed il senso di disillusione di migliaia di utenti che quotidianamente utilizzano l’arteria".
Sulla questione delle tombinature e "dei giunti colabrodo, denunciati in queste ore dagli automobilisti sulla stampa locale - aggiunge il consigliere - già da tempo il problema è conosciuto dalla Città Metropolitana di Firenze essendo pendenti segnalazioni e ricorsi per risarcimenti da parte di cittadini i quali, avendo denunciato danni occorsi alle proprie autovetture, si sono visti portare in giudizio, con azioni che dilatano oltremodo i tempi di risarcimento, cercando di dimostrare l’assenza di carenza manutentiva".
Oggi la strada di grande comunicazione "oltre alle carenze di monitoraggio, soffre di carenze strutturali annose e ben conosciute che la rendono una strada incompatibile con la modernità e i più alti standard di sicurezza che dovrebbero essere doverosi per una arteria che collega il capoluogo toscano con il più grande aeroporto e porto toscano di Pisa e Livorno".
La mancanza "per la stragrande maggioranza del tracciato della corsia di emergenza, l'insufficiente altezza di alcuni sovrappassi, la rendono oltremodo incompatibile con gli sviluppi tecnologici e industriali delle aziende toscane, che più volte hanno segnalato alle autorità competenti il rischio che nel futuro taluni investimenti possano traslocare in aree industriali meglio collegate, dove i trasporti eccezionali possano essere effettuati senza alcuna limitazione".
Per questa ragione, il Presidente della Regione, il Sindaco metropolitano e i Presidenti della provincia di Pisa e Livorno, "dovrebbero aprire un tavolo di crisi urgente, abbandonando progetti fantasiosi ed offensivi, quali l’introduzione del pedaggio, e mettersi pancia a terra a lavorare risolvendo le annose criticità denunciate". Alternativamente, "la politica e le istituzioni dimostreranno, ancora una volta, di non essere all’altezza delle sfide che questa regione necessità, e non possiamo permettercelo".
Nei prossimi giorni, annuncia Gandola, insieme a Sabrina Ramello, responsabile azzurra dell’area empolese e Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia, "presenteremo in tutti i comuni dell’area metropolitana interessati dal tracciato della FiPiLi, un ordine del giorno con i quale chiederemo ai consigli comunali di esprimere la loro contrarietà all’ipotesi ventilata di rendere a pagamento l’arteria, nonché inviteremo ad aprire un tavolo di crisi per analizzare e superare tutte le problematiche di gestione dell’arteria. Serve uno scatto d’orgoglio e noi cercheremo, con responsabilità e concretezza, di assecondarlo".