Giorno della memoria. La Lega in Metrocittà Firenze: "Le leggi razziali una delle più grandi vergogne della storia del nostro Paese"
Scipioni e Cappelletti: "Mai con chi si ispira a certi sentimenti e banalizza quanto accaduto. Oggi stare attenti anche all'antisemitismo mascherato da antisionismo""
"La Shoah è stata una delle più grandi tragedie che l'umanità abbia potuto concepire, il capitolo più buio della storia dell'occidente moderno; così come le leggi razziali varate dal governo Italiano con a capo Mussolini e l'avvallo del Re. Moltissimi Italiani di religione ebraica furono deportati e poi uccisi barbaramente in nome di un'ideologia distruttiva come lo sono il nazismo e il fascismo", dichiarano congiuntamente i consiglieri metropolitani leghisti del gruppo Centrodestra per il cambiamento Alessandro Scipioni e Cecilia Cappelletti insieme al responsabile per rapporti con le comunità religiose Marco Fresenga.
Molti italiani di fede ebraica "perirono nella furia nazista, alcuni riuscirono a scappare e nascondersi per salvarsi. Molti avevano finanche combattuto nel primo conflitto mondiale tenendo ben alta la bandiera ma furono ugualmente perseguitati in quanto ebrei, privati dei diritti fondamentali e disconosciuti. E' stata una delle più grandi vergogne di questo Paese e mai più si dovrà assistere a tale sconcio che ci ha colpiti in modo indelebile. Mai accetteremo chi glorifica e incentiva tali atti, mai accetteremo tra noi chi si ispira a certi sentimenti, mai accetteremo l'antisemitismo. La Lega vede Israele come un baluardo, un riferimento, assieme a tutto il popolo ebraico, che considera nostri fratelli e gli italiani di fede ebraica i nostri compatrioti".
La Lega ricorda la Shoà come la più grande tragedia che l'umanità abbia potuto concepire. In modo "sistematico, organizzato e con il silenzio di tutti, si voleva sterminare un popolo, quello ebraico". Chi tenta di giustificarne "i motivi, di sminuirli, di banalizzarli si pone automaticamente al di fuori di questa società e non potrà mai trovare nel nostro movimento perdono o comprensione".
In questo giorno di doveroso ricordo "bisogna ribadire la necessità di essere sempre in prima fila per difendere Israele e il suo popolo da chiunque lo minacci. Oggi i nemici del popolo ebraico sono coloro i quali celano il loro antisemitismo, con il termine politicamente corretto di antisionismo. Chi nega il diritto all'esistenza dello Stato di Israele è un continuatore delle politiche di odio che portarono ai tragici eventi della Shoah".