APPROVATO APPELLO CONTRO L’ISOLAMENTO CARCERARIO IN TURCHIA
Valutata l’ipotesi di istituire una delegazione per verificare le condizioni dei detenuti
Approvato all’unanimità, dal Consiglio provinciale, la mozione della VII Commissione consiliare per salvare la vita dell’avvocato Behic Asci, di Gulcan Goruroglu e di Sevci Saymaz, scioperanti della fame contro l’isolamento carcerario in Turchia. “Tutti sono a conoscenza della vicenda – ha illustrato la Presidente DS della Commissione Eluisa Lo Presti – e la Commissione ha voluto esplicitare nell’appello la non condivisione di una forma così estrema di lotta fino alla morte. La Commissione si è ripromessa di lavorare insieme all’assessore e alla Giunta valutando la possibilità di contatti con le autorità turche anche per istituire una delegazione che possa recarsi a verificare le condizioni dei detenuti politici sia in Turchia che in Marocco, altro punto delicato riguardo alla popolazione Saharawi”. Per Targetti (PRC): “E’ importante dare il nostro contributo perché questa spirale di sofferenza e di morte venga interrotta. La questione delle carceri e le condizioni della detenzione, riguarda i diritti umani, i diritti della persona, ed anche l’ingresso della Turchia nell’Unione europea”. Lensi (FI) ha sottolineato come: “Questo avvocato e gli altri 122 fra detenuti e non detenuti hanno deciso di suicidarsi attraverso una forma dolorosissima e lacerante di iniziativa politica violenta che è quella della sciopero fino alla morte. Nel nostro piccolo, dovremmo iniziare una riflessione sull’ingresso della Turchia in un’Unione Europea che non presta la dovuta attenzione alle problematiche sui diritti civili dell’uomo e sui diritti individuali”. Infine Lazzerini (PdCI) che ha ribadito come siano: “Drammatiche le procedure che portano alla morte di questi detenuti. E quel che succede in Turchia non è poi molto distante da quello che succede nelle carceri italiane dove avvengono molti suicidi”.
02/11/2006 15.00