FiPiLi. Gandola (Fi nel Centrodestra Metrocittà Firenze) e Giovannini: "In tre anni 1754 incidenti"
"Il limite di velocità non basta più. Ecco perché"
In tre anni sono stati 1754 gli incidenti avvenuti sulla FiPiLi: nel 2018, 709 eventi incidentali; nel 2019 649 e nel 2020, quando per lunghi mesi c'è stato il lockdown, sono stati 396. "Peraltro nel 2020 nel tratto tra Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina o tra Lastra a Signa e Scandicci gli incidenti sono stati 104. Dati particolarmente severi che dimostrano come siano necessari nuovi passi avanti sul lato della sicurezza della strada", sostengono Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento e Paolo Giovannini, coordinatore provinciale azzurro che aggiungono: "Come noto oggi la superstrada è gestita tramite Global service ed è tutta di competenza della Città metropolitana di Firenze, anche se solo 30 km rientrano sul nostro territorio. Da sempre il problema principale è rappresentato dall’assenza della corsia di emergenza ed in caso di perturbazioni ed altri eventi, intervengono appositi furgoni geo-localizzati".
La galleria di Serravalle sull’autostrada A11 "non permette la circolazione dei trasporti eccezionali che ovviamente si riversano tutti sulla strada di grande comunicazione. Permane inoltre la necessità di porre in essere idonee ed adeguate valutazione sui sovrappassi, in alcuni casi ancora troppo bassi, che nei prossimi anni creeranno nuovi colli di bottiglia in una viabilità già molto messa a dura prova".
Sulla questione incidenti, però, proseguono Gandola e Giovannini, "non possiamo più sottacere il grave pericolo che si evidenzia sulla strada. Ormai il limite a 90km/h non è più sufficiente a limitare i rischi. Servono investimenti per l'allargamento delle corsie e della carreggiata in genere, la creazione di spazi laterali per le banchine e la corsia di emergenza. Insomma, interventi strutturali e non più spot che necessitano di una riorganizzazione funzionale dell'intero tratto".
"È tempo che la Città Metropolitana di Firenze, in qualità di ente gestore dell'arteria, sappia alzare la voce con la Regione e pretenda risorse e progetti di sviluppo chiari", concludono i due esponenti.