IL DIBATTITO SULLA PRESIDENZA DELLA SESTA COMMISSIONE
Gli interventi dei consiglieri
Sulla presentazione di un documento di sfiducia della Presidenza della Sesta Commissione Consiliare da parte del gruppo dei Democratici di Sinistra si è svolto, in Consiglio provinciale, un ampio dibattito. Per Nascosti (AN): “Le dichiarazioni di Gori hanno una forte valenza politica e questo avvicendamento chiesto alla Presidenza della Commissione è uno spostamento sostanzialmente da un centrosinistra ad un sinistra-centro. Il fatto che poi viene offerta la Presidenza della Sesta Commissione non è casuale, è una scelta importante visto, purtroppo, l’avvicendarsi di tutta una serie di situazioni occupazionali gravi, è diventata una Commissione visibile dal punto di vista politico”. Per Bassetti (Udc): “Il problema posto non è nobile. Credo sia solo un problema di poltrone: una Presidenza in più, una Presidenza in meno, un posto in più all’interno della Commissione invece che di un’altra”. Targetti ha sottolineato come: “Rifondazione Comunista, questo problema, lo aveva rivendicato già nel 2004 quando fu eletto Pietro Roselli. A settembre abbiamo votato Massimo Mattei perché ci fu, da parte del capogruppo del partito di maggioranza relativa l’impegno per una nostra corresponsabilizzazione nella gestione del Consiglio, proprio come opposizione di sinistra”. Marconcini ha confermato che: “Come Comunisti Italiani abbiamo scontato politicamente l’assenza nella Commissione ambiente e l’assenza in altre commissioni. Come Comunisti Italiani abbiamo cercato, fino all’ultimo, l’accordo ma siccome è emerso con chiarezza che le questioni riguardano la maggioranza, come Comunisti Italiani torniamo a chiedere, ufficialmente, una riunione di maggioranza alla presenza del Presidente Renzi dove tutti gli attori in campo possano dire la loro e trovare una soluzione”. Sensi (AN) ha rimarcato che: “I colleghi di Rifondazione Comunista hanno già dichiarato che prendono la guida di questa Commissione per fare opposizione dura, per dare fondo alle crisi aziendali. I DS sfiduciano il Presidente di Commissione di un gruppo di maggioranza, corretti e fedeli come i Comunisti Italiani per darla ad un gruppo che continuerà a fare opposizione. E’ una farsa”. Per Calò: “Obiettivo di Rifondazione Comunista è ribaltare la subalternità della assemblea elettiva rispetto all’esecutivo. Non ci sono problemi di poltrona ma un problema di democrazia istituzionale. Siamo in presenza di due opposizione: una di centrodestra e una di sinistra e non si può negare un ruolo a Rifondazione Comunita per la gestione di una Commissione”. Per Bevilacqua (FI): “C’è un problema di assetti politici all’interno della maggioranza che se non trovano un equilibrio in tempi brevi, portano conseguentemente ad un’altra crisi di Giunta”. Per Massai (AN): “Il Presidente Lazzerini potrà anche perdere la presidenza di quella Commissione ma è incredibile che la perda solo ed esclusivamente per concedere la Presidenza di una Commissione a Rifondazione Comunista che sarà di lotta e di governo. Una commissione di lotta e di governo che non servirà molto né alla Provincia né alla cittadinanza”. Per Ermini (La Margherita): “Il fatto che vi siano stati legittimi contatti tra il gruppo dei DS e Rifondazione Comunista per attribuire a questi ultimi una Presidenza di Commissione lo riteniamo assolutamente legittimo ma questo non ha nessun accordo politico. La Margherita si ritiene assolutamente fuori da questo dibattito”.
07/11/2006 15.23