Ponte sull'Orme. Gandola (Fi nel Cdx): "Accelerare per la completa riapertura"
Per il consigliere metropolitano "grave non aver ancora oggi approvato il progetto definitivo"
“Occorre accelerare e compiere ogni sforzo possibile per procedere al consolidamento del Ponte sull’Orme, lungo la statale Tosco Romagnola. È davvero grave che ancora oggi l’amministrazione comunale non abbia approvato il progetto esecutivo atteso prima per l’estate 2020 e poi rinviato al dicembre successivo. Speriamo che i tempi non si allunghino come avvenuto per il ponte di Marcignana, sarebbe un duro colpo per Empoli e l’hinterland”. Questo il commento di Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento e Samuele Spini, coordinatore comunale azzurro. Nelle scorse settimane, spiegano Gandola e Spini, ci siamo recati a fare un nuovo sopralluogo sull’impalcato dell’infrastruttura che congiunge viale Petrarca con la Tosco Romagnola sud. All’incontro erano presenti Manuela Landi, capogruppo azzurro a Vinci, Diego Crocetti, coordinatore comunale azzurro a Capraia e Limite e Cinzia Pandolfi, coordinatrice comunale Azzurra a Montaione.
Da aprile 2019 il ponte non è più percorribile dai mezzi che superano le 3,5 tonnellate ed è stato installato un semaforo provvisorio per regolare il traffico essendo stato istituito il senso unico alternato per diminuire il peso che grava sulla struttura. Tutto ciò, inevitabilmente, "crea innumerevoli problemi con veri e propri ingorghi soprattutto nelle ore di punta, obbligando i cittadini a lunghe e talvolta intollerabili code in attesa di poter transitare dal ponte. Tale questione, però - proseguono Gandola e Spini - va oltre lo specifico problema territoriale ed investe l’intera area metropolitana e la competitività della nostra Regione. È un fatto, in particolare, che negli anni scorsi il ponte sull’Orme sia stato un passaggio obbligato per tanti carichi eccezionali che non potendo transitare dalla strada di grande comunicazione FiPiLi, stante le altezze troppo limitate di taluni sovrappassi, hanno utilizzato la strada Tosco-romagnola di passaggio a Empoli".
Oggi tutto ciò "non è più possibile, viste le limitazioni di carico e transito del ponte, ma questo fatto pregiudica ampiamente la competitività di tutta l’area industriale Fiorentina che mal si collega alle realtà portuali toscane, come quella di Livorno in primis. È altresì un fatto che questi convogli eccezionali, abbiano negli anni ulteriormente contribuito a rendere meno stabile l’impalcato tanto da risultare necessario l’attuale importante lavoro di manutenzione".
Per questi motivi, "oltre a richiamare nuovamente il Comune di Empoli al rispetto dei tempi che aveva definito e che al momento non sono stati rispettati, chiediamo che la Città metropolitana e la Regione si interessino urgentemente della questione e, se necessario, sostengano anche finanziariamente l’intervento di messa in sicurezza del ponte. In più - ha aggiunto il consigliere metropolitano - è altrettanto evidente come la FiPiLi debba essere, celermente e senza più ulteriori e intollerabili ritardi interessata da importanti lavori di riqualificazione soprattutto per ciò che attiene ai sovrappassi più bassi, rendendo nuovamente percorribile l’arteria ai grandi carichi eccezionali provenienti dalle imprese fiorentine che, alternativamente, potrebbero decidere di spostarsi altrove creando ingenti problemi occupazionali e di deindustrializzazione all’intera area metropolitana. È inaccettabile pregiudicare la viabilità locale per le carenze strutturali della sgc".