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QUANTI SONO E COME MIGRANO COLOMBACCI E BECCACCE
Un’indagine della Provincia con la collaborazione delle associazioni venatorie

L’Ufficio Gestione faunistica della Provincia di Firenze, in collaborazione con il Club Italiano del Colombaccio ed il Circondario Empolese Valdelsa, ha dato il via in questi giorni ad una campagna di monitoraggio delle popolazioni di colombacci presenti nel territorio provinciale.
Parallelamente è stata iniziata un’indagine sulla beccaccia, in collaborazione con l’Associazione “Beccacciai d’Italia”, basata sullo studio delle ali degli animali abbattuti.
L’obiettivo dei due progetti è quello di stimare, attraverso il coinvolgimento dei cacciatori, il numero dei capi in transito delle due diverse specie, il rapporto tra capi presenti ed abbattimenti, le condizioni ambientali che caratterizzano il passo ed altri parametri.
La ricerca, che si intende protrarre anche negli anni successivi, colmerà alcune importanti lacune nella conoscenza di queste due specie di grande interesse venatorio.
Per il colombaccio il monitoraggio si baserà sulla annotazione degli animali in transito operata dai titolari di appostamento fisso. A ciascun titolare di appostamento sono stati inviati un questionario ed un registro da compilare con indicazioni relative ai soggetti avvistati ed abbattuti. La Provincia garantisce l’assoluta riservatezza sui dati inviati, che verranno utilizzati solo per gli scopi statistici. Questionari e registri saranno riconsegnati alla Provincia di Firenze entro il prossimo febbraio.
Per la beccaccia l’indagine sarà incentrata sull’analisi, con il metodo “Boidot”, delle ali destre dei capi abbattuti, che i cacciatori spediranno alla Provincia in apposite buste disponibili presso l’ Ufficio Caccia, le Associazioni Venatorie e gli ATC.
“Lo spirito alla base delle due indagini - spiega l’assessore provinciale alla Caccia Pietro Roselli - è che l’apporto di tutto il mondo venatorio è fondamentale per attuare campagne estensive di ricerca sulla fauna cacciabile e contribuire ad una maggiore informazione e responsabilizzazione dei cacciatori sulle problematiche della conservazione della fauna selvatica”.
I due progetti hanno ricevuto l’approvazione delle associazioni venatorie e degli ATC provinciali, e saranno seguiti anche dall’Università di Firenze con tre studenti che, sotto la guida del professor Paolo Casanova, ne ricaveranno la propria tesi di laurea.

Informazioni: Vito Mazzarone (tel. 055-2760619; v.mazzarone@provincia.fi.it); Massimo Taddei (055-2760626).

13/11/2006 12.18
Provincia di Firenze