SIMS DI REGGELLO: IL PRC CHIEDE ALLE ISTITUZIONI DI SCHIERARSI CON I LAVORATORI E I CITTADINI
Dopo il Consiglio comunale con molti amministratori locali
E’ stato un Consiglio Comunale sentito e partecipato quello indetto dal Comune di Reggello sulla Sims. Erano presenti i sindaci di Reggello, Rignano sull’Arno e Incisa Valdarno, i consiglieri provinciali Calò (PRC), Sottani e Morandini (DS), Giunti (Margherita), l’assessore provinciale Saccardi, Filcem – CGIL, Femca – CISL, la RSU della Sims, il servizio PISL della ASL 10, Arpat, Comitato Annusatori Sims e tanti lavoratori.
Dalla ricostruzione effettuata dalle organizzazioni sindacali e dalla RSU in merito, non solo all’episodio relativo all’esplosione di alcuni giorni addietro, ma soprattutto delle inesistenti relazioni sindacali per responsabilità della proprietà e della dirigenza per quanto riguarda il rispetto degli standards di sicurezza degli impianti e più in generali sulle condizioni dell’ambiente di lavoro, sugli scarsi interventi di manutenzione, sull’assenza di un piano industriale, sulle prospettive dell’azienda e relative ricadute sul piano occupazionale. Preoccupazioni per lo stato di manutenzione dello stabilimento sono state espresse anche dai cittadini che abitano nelle vicinanze.
I lavoratori hanno più volte chiesto da che parte stanno le istituzioni: se stanno dalla parte di chi non rispetta gli impegni assunti, disertando le trattative e ignorando i problemi, oppure se stanno dalla parte dei lavoratori e dei cittadini.
Il PRC, critico verso ASL e ARPAT per non avere esercitato in modo autorevole le funzioni di controllo, sorveglianza e verifica nei confronti di un’azienda che non migliora, né qualifica gli assetti di sicurezza delle infrastrutture, ha richiamato la necessità di far rispettare quanto è stato sottoscritto il 15 novembre u.s. nell’ambito del “nuovo patto per lo sviluppo economico” tra Assindustria, Organizzazioni Sindacali e Istituzioni sul buone pratiche di gestione, sviluppo crisi, riorganizzazione e ristrutturazione di aziende. In questo senso se Rangoni diserta le interlocuzioni sindacali e istituzionali, il presidente di Assindustria Firenze e Confindustria Toscana può – se richiamato – giocare un ruolo di ricomposizione di un tavolo.
Il PRC ha inoltre insistito perché questa vertenza esca dall’ambito strettamente locale e divenga invece, un vertenza emblematica per la nostra provincia, data la specificità, l’importanza e la dimensione produttiva della Sims.
Sulla proposta del PRC hanno convenuto i rappresentanti degli Enti Locali decidendo di:
1) inviare una lettera formale al presidente Ceccuzzi allo scopo di richiamare Rangoni alle sue responsabilità
2) di istituire un tavolo istituzionale dei comuni del Valdarno fiorentino, della Provincia, della VI Commissione del Consiglio Provinciale, ASL, ARPAT, OO.SS., RSU, con il compito di rilanciare il confronto ed avviare un processo di verifica che porti a risultati concreti, non solo per i lavoratori, ma anche per la comunità che ospita il sito produttivo, finora ignorata e tenuta all’oscuro dei fatti.
Andrea Calò
Consigliere Provinciale PRC
Vice Presidente della Commissione Lavoro