Firenze Fiera. Carpini (Territori beni comuni) su decisioni della Metrocittà
Il consigliere metropolitano con Bundu e Palagi: "Interrompere la logica per cui il pubblico si fa carico solo dei debiti e dei problemi"
Enrico Carpini, capogruppo di Territori beni comuni in Città Metropolitana di Firenze, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri di Sinistra Progetto Comune nel Comune di Firenze, intervengono congiuntamente sul fatto che nell'ultimo Consiglio Metropolitano "finalmente si è chiusa la fuga in avanti della Città Metropolitana sulla dismissione di Firenze Fiera".
La previsione di dismettere le quote di partecipazione pubbliche "era stata oggetto di confronti e discussioni nel 2020 anche in Regione e Comune, ma soltanto l’ente metropolitano aveva poi ufficializzato la 'razionalizzazione', creando un disallineamento inspiegabile del quale il settore in un momento così delicato, non aveva certo bisogno".
Le scelte in tema di società partecipate "devono essere fatte in base a strategicità e interesse pubblico, ci auguriamo che questo buco nell'acqua serva a ricordarlo per il futuro al Sindaco Nardella. Aggiungiamo che sarebbe sbagliato tornato a parlare di privatizzazione quando la crisi sarà passata. Occorre interrompere la logica per cui il pubblico si fa carico solo dei debiti e dei problemi, lasciando poi che le spese ricadano unicamente sulla collettività, lasciando poi a una ristretta minoranza la possibilità di aumentare i profitti".
Per i tre esponenti politici "il Pd ha una linea confusa su questa vicenda. Gli stessi consiglieri che siedono in Comune e in Città Metropolitana non avevano cognizione di una situazione assurda, che quantomeno torna ad avere un minimo di coordinamento tra i tre enti interessati".