Olimpiadi Metropolitane, il saluto di Nicola Armentano
"Segno di una ripartenza, non solo simbolica, con forza e valori nuovi"
Di seguito il saluto di Nicola Armentano all'inaugurazione delle Olimpiadi Metropolitane.
"Grazie a tutti e a tutte voi per questa bella partecipazione e per aver accettato il nostro invito.
Sono qui tra noi i campioni e gli atleti olimpici e li ringrazio per questa bella testimonianza.
Il 2021 è anno di Olimpiadi e di Paralimpiadi. All'inizio della loro storia si prevedeva, ogni quattro anni, la sospensione di tutte le guerre. Ci auguriamo che quest'anno segnino l'inizio di una ripartenza, non solo simbolica, ma con forza e valori nuovi.
Abbiamo tutti alle nostre spalle un periodo difficilissimo, di sacrifici e, purtroppo, anche di molte vittime. Una pandemia ha messo a dura prova il nostro Paese ed il mondo.
Ha messo a dura prova anche lo sport e chi lo pratica, a livello amatoriale o professionistico.
Ha messo a dura prova le società sportive e tutti coloro che gestiscono attività ed impianti sportivi.
Per lunghi mesi questo mondo, di passioni, speranze, volontariato, socialità, si è fermato e quanto, per la prima volta, è stato messo in piedi a livello nazionale e locale per cercare di sostenere tutto questo non ha potuto e potrà mai compensare i danni ed i sacrifici che sono stati fatti.
Posso solo dire che cercheremo come enti locali, Città Metropolitana e Comuni, di continuare ad essere vicino a voi e aiutare una definitiva ripartenza dello sport.
Anche per questo abbiamo voluto organizzare questa prima edizione delle Olimpiadi metropolitane, con l'adesione dei Comuni, lo svolgimento diffuso nei territori delle gare, la valorizzazione del patrimonio di impianti sportivi che il territorio metropolitano può offrire.
E' questo un punto molto importante: dalla presenza e dalla buona gestione degli impianti per le varie discipline dipende molto la possibilità di praticare lo sport e di raggiungere anche quei risultati ambiziosi che ciascuno e ciascuna deve avere l'opportunità di perseguire e raggiungere.
Lo sport è, e deve esserlo sempre di più, un pezzo importante della nostra vita.
E' una delle migliori medicine che ci aiuta a star bene, ad avere un corretto stile di vita, sia per l'aspetto motorio che per la salute psicologica.
E' sano, divertente, istruttivo.
E' uno straordinario strumento di socialità, di inclusione. Aiuta a costruire una società migliore, più forte, più unita. Lealtà, impegno, tenacia, spirito di sacrificio, dedizione all'obbiettivo, ma anche altruismo e senso di comunità.
Questo è lo sport. Valori che costituiscono un insieme e che non possono essere esercitati isolatamente.
All'inizio dell'anno Papa Francesco, in un libro intervista che è una sorta di Enciclica laica dello sport, la prima di un Papa, ha in maniera straordinaria parlato dello sport.
Della sua infinita capacità creativa di generare unione: squadre che sono seconde famiglie, l'unione di interi popoli che imparano la fondamentale differenza tra l'essere avversari e l'avere dei nemici.
Lo sport insegna a essere avversari solo in gara, cancellando la categoria del nemico, pubblico e privato. Tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri, perchè altrimenti non c'è partita, non c'è gara, non c'è competizione.
Questi valori, sono i valori della nostra Costituzione.
Crediamo, e questo è l'impegno che ci prendiamo, che siano maturi i tempi perchè in maniera diretta ed esplicita anche la nostra Carta Costituzionale riconosca e tuteli il diritto allo sport per tutti e per tutte. Sarebbe un passo avanti importante, che darebbe impulso alla pratica e ai necessari investimenti per lo sport.
Anche la scuola ha un ruolo determinante nel veicolare questi valori e la pratica sportiva. Non sono mondi diversi, paralleli o peggio contrapposti. Ci sono indagini sui risultati degli studenti che dimostrano come spesso il successo scolastico si accompagna alla pratica sportiva ed ai successi sportivi.
Per esplorare, rendere evidente questo legame tra scuola, cultura e sport, in collaborazione con la Sezione Fiorentina dell'Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia abbiamo indetto il Concorso letterario “Lo spirito olimpico. Più veloce, più alto, più forte” rivolto agli studenti della Scuola Secondaria di II Grado. Una riflessione sulla funzione dello sport amatoriale o competivo che sia, sui suoi valori e funzione sociale.
E per gli studenti delle scuole secondarie di I grado un concorso grafico con disegni sul tema “La Divina Commedia un...luogo di sport”. Un'esplorazione sportiva del grande poema dantesco, aperta all'immaginazione, alla fantasia, alla riflessione delle proprie esperienze e percorsi all'interno delle suggestioni degli ambienti e dei personaggi della Divina Commedia.
Un saluto particolare lo devo a Federica, pensando a Paolo Rossi, alla sua semplicità e ai valori di una persona che ha sempre mantenuto umiltà. Dobbiamo gratitudine a Paolo e Federica, alle loro bambine che negli anni ricostruiranno sempre più la grandezza umile di loro padre
Vorrei concludere evidenziando la necessità di investire ancora di più nella formazione di chi pratica e si avvicina allo sport, dei tecnici, dei medici e fare delle nostre città degli ambienti complessivamente adatti, attrezzati e compatibili con la pratica sportiva, di tutti e di tutte, senza mai dimenticare i diversamente abili che, spesso, lo sono solo per la trascuratezza e la dimenticanza di chi progetta, realizza, organizza le attività sportive e la vita nelle città e nei Paesi.
L’auspicio è che questa prima edizione delle olimpiadi metropolitane rappresenti un momento di ripresa effettiva delle attività sportive, con cui lasciarci finalmente alle spalle il lungo periodo di stop.
Spero che questa manifestazione sia anche un’occasione di crescita per le nostre comunità e soprattutto per i giovani, magari da replicare in successive edizioni in cui i 41 comuni di cui si compone la città metropolitana potranno competere tra loro, non solo per arricchire il proprio medagliere ma più significativamente per contribuire al raggiungimento di obiettivi di grande valore, come l’aggregazione sociale, l’inclusione sociale, la promozione e il rilancio economico-finanziario delle ASD e degli enti di promozione sportiva, la promozione dello sport competitivo, della salute e del benessere psicofisico".