“ALIENI NELL’ACQUA, ANZI PESCI CIOE’ SILURI”
Dati e strategie in due giorni di convegno promosse dalla Provincia di Firenze.
Minacce da specie provenienti da altre zone geografiche a quelle della fauna ittica locale
Pesci che vengono da altre zone geografiche stanno creando un impatto negativo sulla fauna ittica del territorio provinciale. Il siluro, in particolare, sta soppiantando alcune specie autoctone creando un forte scompenso nella popolazione ittica. La Provincia ha messo in campo alcuni studi per articolare le strategie di gestione da inserire nel prossimo Piano provinciale della pesca. Le novità sono emerse in due giorni di convegno promosse dalla Provincia nella Sala Est Ovest di Palazzo Medici Riccardi, dedicate a ‘Fiumi e laghi toscani fra passato e presente’, preparate con l'Università degli studi di Firenze e l'associazione di Studi storici 'Elio Conti' su progetto di Franek Sznura, con il patrocinio scientifico del Dipartimento di Studi storici e geografici di Firenze.
L’incontro è stato organizzato in vista della Conferenza regionale sull’agricoltura che si terrà giovedì e venerdì prossimi, quando verrà presentato il Piano regionale della pesca sportiva. “Questo tipo di pesca – spiega l’assessore provinciale all’Agricoltura Pietro Roselli – è particolarmente importante per Firenze e il suo territorio, con 15 mila praticanti e una serie nutrita di associazioni molto attive”. La Provincia di Firenze, impegnata nel recupero di ceppi autoctoni di trota e gambero di fiume, ha realizzato recentemente l’impianto ittico provinciale di Tosi realizzata dalla Fipsas con il contributo di Palazzo Medici Riccardi, per avvicinare scolaresche e disabili con handicap visivo alla fauna ittica. Intanto sta elaborando il documento di programmazione che verrà presentato e messo in opera il prossimo anno, con particolare riguardo al problema delle specie “aliene” nei corsi d’acqua provinciali.