CONSORZIO DI BONIFICA “COLLINE DEL CHIANTI”: ESTENSIONE DELLE ATTIVITÀ E DEL TRIBUTO AI NUOVI TERRITORIO DI COMPETENZA
Riguarda 15 comuni della Provincia di Firenze, 2 di quella di Siena ed uno in quella di Arezzo
“Pagare il tributo non è solo un obbligo di legge ma è soprattutto un modo per contribuire alle spese sostenute dall’ente nello svolgimento delle attività annualmente pianificate. Dal lavoro del Consorzio concertato con gli Enti locali esce rafforzata la salvaguardia di un bene comune come l’ambiente”. A parlare è Mauro Cresti, Presidente del Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti. Tributo sostenibile basato sul beneficio, con una impostazione solidaristica, estesa e continuata concertazione con gli enti locali, salvaguardia ambientale, trasparenza ed efficienza dell’Ente Consorzio; sono state queste le parole chiave della conferenza che si è svolta questa mattina nella sede della Provincia di Firenze per presentare l’ultima parte della estensione delle competenze e del tributo del Consorzio. “L’opera del Consorzio è importante – ha sottolineato l’assessore alla Bonifica e difesa del suolo Stefano Giorgetti – in quanto garantisce il mantenimento delle opere idrauliche e fanno un’attenta programmazione”. Come prevede la legge regionale 34/94, nel 2006 il Consorzio di Bonifica “Colline del Chianti” ha esteso le proprie competenze territoriali e la propria attività a nuovi bacini oltre a quelli tradizionali (Pesa, Virginio, Piana di Settimo). All’interno del Comprensorio di bonifica n. 22, i bacini idrografici sui quali, per la prima volta nel 2006, hanno impegnato il Consorzio con le proprie attività operative sono: Alta Greve, Media e Bassa Greve; Alta Ema, Media e Bassa Ema; bacini minori tra Le Sieci e Firenze; Vingone e bacini minori tra Vingone e Pesa. Con il 2006 la gestione del Consorzio ha raggiunto l’obiettivo di completamento della copertura di tutto il Comprensorio 22 (porzione di territorio che comprende 15 Comuni nella Provincia di Firenze, 2 in quella di Siena e 1 in quella di Arezzo). Più esattamente i comuni che vedono operare il Consorzio, secondo le nuove competenze attribuite dalle norme regionali, per la prima volta sono: Firenze (Quartiere 3), Bagno a Ripoli e Impruneta per le parti di territorio che ricadono all’interno del Comprensorio 22 ed in relazione alle vallate della Greve e dell’Ema. Altri comuni come: San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Lastra a Signa e Scandicci, già conoscevano l’attività del Consorzio, ma nel 2006 alcune aree di questi comuni che non erano oggetto di attività del Consorzio lo sono diventate. San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti lo sono diventate per le aree situate sui versanti della Val di Greve. Lastra a Signa lo è diventato per le aree del centro storico, Ponte a Signa, Porto di mezzo e Malmantile; Scandicci lo è diventato per la zone delle colline (San Martino alla Palma, Rinaldi, Mosciano). Saranno circa 70.000 gli avvisi di pagamento relativi al 2006 che raggiungeranno i cittadini/proprietari di immobili di questi Comuni.
IL CONSORZIO
Il Consorzio “Colline del Chianti” è una realtà che risale al 1937 e che negli anni si è trasformata adeguandosi ai cambiamenti legislativi che si sono succeduti: oggi è l’ente preposto alla salvaguardia e alla prevenzione del rischio idraulico. Questo vuol dire che spetta al Consorzio la cura e manutenzione di questi corsi d’acqua (e dei loro affluenti), così come la gestione di tutte le opere presenti che contribuiscono a rendere più sicuri i corsi d’acqua. Dalla realizzazione e manutenzione di casse d’espansione, dal taglio degli alberi sulle rive dei fiumi allo sfalcio dell’erba negli argini lungo i tratti urbani sono tutte attività in carico al Consorzio e si tratta di attività fondamentali per la sicurezza di tutti.
La legge regionale 34 del 1994 stabilisce che per l’ordinaria manutenzione delle opere di salvaguardia idraulica i cittadini sono tenuti a pagare un tributo al Consorzio competente per territorio in base alla superficie del terreno o fabbricato e al rischio idraulico al quale questi sono sottoposti. Il Consorzio di Bonifica è un Ente pubblico (le elezioni dei suoi amministratori si svolgono ogni 5 anni) dotato di potere impositivo e determina l’ammontare del contributo da ripartire tra tutti i consorziati, sulla base delle previsioni di spesa iscritte in bilancio.
L’importo complessivo dei contributi corrisponde alle spese che i consorzi sostengono per provvedere alla gestione delle opere pubbliche di bonifica e delle opere idrauliche: ogni anno, dopo una attività di monitoraggio e concertazione con gli Enti locali che presiedono al governo del territorio, il Consorzio stila una lista di interventi necessari per la corretta gestione dei tratti d’acqua a rischio ricadenti nel comprensorio. Vengono così stimati i costi, individuati i mezzi, i tempi e stabilito il fabbisogno economico del Consorzio (tecnico-operativo e amministrativo).
Tutti i cittadini proprietari di immobili sono tenuti a pagare un tributo al consorzio calcolato in base alla rendita catastale degli immobili ed ai benefici che questi ricevono dall’attività che il Consorzio svolge in base del Piano di Classifica del territorio. Il Consorzio di bonifica “Colline del Chianti” si è dotato nel 2004 di un nuovo piano di classifica che tiene conto anche del beneficio indiretto, quello legato cioè alla riduzione del rischio idraulico ed alla tutela ambientale, questa nuova prospettiva serve a ripartire equamente l’importo del tributo tra tutti i consorziati e procedere verso un suo progressivo abbassamento. Inoltre, trattandosi di contributo obbligatorio, è deducibile dalla dichiarazione dei redditi.
Da gennaio sarà attivo, presso il Consorzio (055 240269) un call center (lunedì - venerdì con orario 9 -13 e 15 – 18).
Tutte le informazioni riguardo alle attività, lo statuto, i riferimenti legislativi e le novità riguardanti il Consorzio si trovano sul sito www.cbcc.it che viene costantemente aggiornato.
Sul sito è anche possibile calcolare l’importo del tributo immettendo i dati catastali dell’immobile.