LA VERTENZA SUL LAVORO NOTTURNO ALLA ELI LILLY DI SESTO FIORENTINO
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista
Gli sviluppi della vertenza sul lavoro notturno all’Eli Lilly di Sesto Fiorentino è stata affrontata in Consiglio provinciale con una domanda d’attualità dei consiglieri di Rifondazione Comunista. “Quella dell’Eli Lilly è una situazione abbastanza particolare, perché dentro Eli Lilly solo il 5% dei lavoratori è sindacalizzato. E c’è effettivamente una situazione di difficoltà di rapporti sindacali all’interno dell’azienda che in questo momento si è acuita in modo particolare. Perché l’azienda – ha precisato l’assessore al lavoro Stefania Saccardi – ha preteso di sottoscrivere un accordo con le organizzazioni sindacali per introdurre il turno notturno senza però aver mai fatto con il sindacato alcun tipo di accordo in ordine alla gestione complessiva dell’orario di lavoro. La Provincia è in contatto costante con le organizzazioni sindacali ma mi pare che il problema qui sia quello di riuscire a far riallacciare relazioni sindacali corrette. Questo è un compito propriamente del sindacato”. Preoccupazione è stata espressa da Calò: “La vicenda del tavolo notturno che salta è un campanello d’allarme. Io non credo che stia agli Enti locali occupare la sfera di esercizio di potere delle organizzazioni sindacali, io credo che spetta agli Enti locali registrare se taluni patti sottoscritti vengono onorati e se quella scommessa sulla quale abbiamo puntato tutti un anno fa che riguardava il recupero del concetto di responsabilità sociale all’impresa è vinta o meno. In questo momento pensiamo che Assindustria, Confcommercio, Confagricoltura, Cia e tutte quelle associazioni imprenditoriali che hanno firmato il patto devono ottenere onore a quanto hanno sottoscritto”.
14/12/2006 15.31