OPIFICIO DELLE PIETRE DURE E BIBLIOTECA NAZIONALE: APPROVATE DUE MOZIONI
Entrambe all’unanimità
Il Consiglio provinciale è tornato a trattare due temi culturali che hanno acceso il dibattito a Firenze negli ultimi mesi. Sono state approvate, all’unanimità due mozioni, presentate dal gruppo di alleanza Nazionale ed emendate dalla consigliera Gloria Campi (DS) sull’Opificio delle Pietre dure e sulla Biblioteca nazionale. Sull’Opificio il consiglio impegna la Giunta a sollecitare il Ministero dei Beni Culturali affinché quanto pattuito dal Comitato formato dal livello scientifico e da quello politico–governativo riguardante l’autonomia dell’Opificio venga attuato nel più breve tempo possibile; a sostenere la nuova configurazione dell’Opificio con committenza e, se necessario, contributi. Per la biblioteca nazionale il Consiglio impegna la Giunta ad attivarsi presso il Ministero dei Beni Culturali per tutelare la funzionalità ed il prestigio della suddetta Biblioteca mantenendo la sua autonomia. “Avevamo posto la questione della salvaguardia di queste due istituzioni culturali – ha spiegato il capogruppo di An Piergiuseppe Massai – in quanto era stato ventilato un trasferimento, soprattutto per l’Opificio, a Roma. E’ stato creato un gruppo di lavoro che è presieduto dalla senatrice Franco, Presidente della Commissione cultura del Senato della Repubblica che ha visto anche la partecipazione della Provincia e del Comune di Firenze ma di cui non sappiamo molto. Vogliamo comprendere fino a che punto si sta salvaguardando sia l’opificio che la biblioteca nazionale che, improvvisamente, dovrebbero diventare enti autonomi da un punto di vista gestionale però legati agli enti pubblici per quanto attiene la parte dei finanziamenti”. La consigliera Gloria Campi ha ricordato come: “Si sono già svolte due riunioni con la senatrice Vittoria Franco e si è convenuto che l’Opificio rimarrà autonomo nella nostra città con una ragione sociale completamente modificata rispetto a quella iniziale e con la possibilità di avere, attraverso le Commissioni di restauro, la possibilità non solo di contributi ma anche di riconoscimenti sulle opere. Per la biblioteca nazionale chiediamo il mantenimento della sua funzionalità, autonomia e prestigio”. Per Nascosti: “Sulla biblioteca nazionale al di là di alcune dichiarazioni sulla stampa non ci sono fondi a disposizione e non si è fatto nulla in termini di mancanza di personale”. Avezzano Comes (FI) ha ricordato che: “Mentre per l’Opificio è in corso un tavolo, sulla biblioteca nazionale occorre un maggiore impegno e credo quindi che la Commissione cultura debba tornare ad occuparsene quanto prima per l’importanza che questa istituzione riveste nella nostra città”.
16/12/2006 12.23