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A PALAZZO MEDICI SI DISCUTE DI BELLEZZA
Docenti universitari,architetti, esponenti del mondo della moda, sovrintendenti, esperti di tecniche di restauro intervengono al convegno “Apoxyómenos e gli altri” organizzato nelle sale che ospitano la mostra sul bronzo di Lussino

Un viaggio intorno alla bellezza, soprattutto maschile. Questo l'obiettivo del convegno “Apoxyómenos e gli altri”, in programma domani (mercoledì 10 gennaio, alle ore 16.00) organizzato dalla Provincia di Firenze a Palazzo Medici, nelle sale che ospitano fino al 30 gennaio la mostra del celebre bronzo di Lussino. Proprio l’atleta raffigurato nella statua romana simboleggia un aspetto di quella bellezza umana di cui discuteranno domani docenti universitari, architetti, sovrintendenti, esperti di restauro, della comunicazione e del mondo della moda.
I lavori, che saranno coordinati dalla giornalista Cesara Buonamici, vedranno la partecipazione di Sergio Givone (Docente di Estetica del Dipartimento di Filosofia dell'Università degli Studi di Firenze), Cristina Acidini Luchinat (Sovrintendente Speciale per il Polo Museale Fiorentino), Laudomia Pucci (dell'omonima maison fiorentina), Mario Augusto Lolli Ghetti (Direttore regionale Beni Culturali e Paesaggistici di Toscana e Marche) e della contessa Sibilla della Gherardesca (Direttrice dell'Ufficio Relazioni Pubbliche di Pitti Immagine).
L’idea centrale del convegno è quello di dare vita ad un dialogo intorno alla bellezza di Apoxyómenos, che parta proprio dall'antica statua romana ospitata a Palazzo Medici, per affrontare questioni di portata più generale, con un’attenzione particolare alla riflessione sulla contemporaneità, tra cui l’aspetto di un possibile bello ideale che nasce dal desiderio di restringere la bellezza entro proporzioni regolate da rapporti numerici. Molti le questioni su cui s'incentrerà il dibattito tra gli esperti. Ad esempio: la cura del corpo quanto può contribuire alla bellezza? E l’arte del restauro: come si recupera la bellezza del passato?
Proprio quest’ultima domanda prende spunto dal bellissimo bronzo esposto nella sala accanto a quella in cui si svolge il convegno. La splendida statua romana del I secolo a.C. è copia di un originale greco. Recuperata nel 1999 nel Mar Adriatico, vicino all’isola croata di Lussino, è rimasta semisepolta nella sabbia a 45 metri di profondità per oltre 2000 anni. Quest’opera, che ha richiamato a Palazzo Medici oltre cinquantamila persone, è stata oggetto di impegnativi e delicati lavori di restauro durati 4 anni che si sono svolti in collaborazione fra l’Istituto Croato del Restauro di Zagabria e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

09/01/2007 11.42
Provincia di Firenze