AN SU TRAMVIA E REFERENDUM
“Ribadiamo nostra contrarietà alla Tramvia ma perplessità sul referendum”
“Ribadiamo la nostra piena contrarietà alla Tramvia – introduce così il Commissario Provinciale di An di Firenze e Consigliere Provinciale Nicola Nascosti – ma esprimiamo forte perplessità sul quesito referendario per la poca incisività che questo andrà ad assumere per come è stato formulato. Ricordiamo infatti che ad oggi il referendum in questione essendo innanzitutto soltanto consultivo e prevedendo solamente una consultazione sulle delibere successive e non toccando minimamente la delibera quadro che ha regolato il progetto preliminare della Tramvia, si palesa come un referendum formale e non determinante che non mette in discussione la tramvia nei suoi difetti principali e non invalida i veri problemi che riguardano la sua definizione complessiva”.
Il dibattito si estende anche sul discorso mobilità complessivo di Firenze, a parlare è Jacopo Cellai, Consigliere Comunale di An. “Prima di parlare di Tramvia sarebbe stato necessario intervenire concretamente su quelle opere di viabilità, come per esempio la Bretella Incisa – Barberino, definite fondamentali dalla stessa Amministrazione, ma che ad oggi non sono state ancora finite. La Tramvia si aggiungerà a questa crisi e concorrerà ad un fallimento ed a una devastazione del sistema mobilità a Firenze”.
Piena la contrarietà al referendum è stata espressa dal Senatore Achille Totaro.”La posizione di Alleanza Nazionale sulla questione Tramvia sempre, netta e chiara, è contraria a tutti gli scempi urbanistici. Da parte dei Verdi e delle associazioni ambientaliste non abbiamo sentito nemmeno una parola. Nessun intervento è stato fatto per decongestionare il traffico del centro storico e la politica dissennata del centro sinistra ha partorito un nuovo disastro per la viabilità. Per questo An è sempre stata a fianco dei comitati cittadini che protestano contro la Tramvia. A fianco alla ferma opposizione al progetto Tramvia, mi ritengo personalmente contrario a questo referendum che rischia solamente di creare false aspettative, anche perché oramai l’istituto referendario è da troppo tempo abusato e rischia di trasformarsi in un vero boomerang politico. Il vero referendum per i partiti di centro destra sarà nel 2009 quando i cittadini saranno chiamati a scegliere il governo della città e decidere, realmente, se stare con chi vuole o chi non vuole la Tramvia”.
“Ribadiamo la nostra posizione contraria al progetto – continua il capogruppo in Comune Riccardo Sarra – e sottolineiamo il rischio concreto che con questo referendum i cittadini credano che noi siamo favorevoli al Tramvia”.
“Lo strumento consultivo non sposta le decisioni – sono invece le parole del Consigliere Regionale Marco Cellai – che già sono state prese e va inoltre rilevato che è mancato un coordinamento preventivo all’interno Cdl sulla definizione del quesito referendario”.
“La Tramvia non è la giusta infrastruttura per la nostra città – incalza il Consigliere Comunale Giovanni Donzelli – anche perché per come è stata progettata non servirà metà della città. Siamo perplessi sul quesito referendario perché non mette in discussione la scelta infrastrutturale e non va assolutamente ad invalidare anche tutti quegli errori amministrativi, come i tempi che si allungano, gli sprechi in consulenze e incarichi non adeguati e i costi che lievitano, che ne sono diretta conseguenza”.
“E’ giusto precisare comunque – conclude Nicola Nascosti – che per Mercoledì è previsto un altro incontro con gli alleati della Cdl dove sarà presa la decisione definitiva sulla nostra partecipazione alla raccolta firme. Siamo pronti e propensi ad aprire un tavolo di dibattito e confronto auspicando in una definizione di un percorso comune per i partiti della Cdl nella battaglia contro la Tramvia”.