PRC: NO ALL’AUMENTO DELL’ABBONAMENTO PEGASO!
“Occorre incentivare l’uso del trasporto pubblico con tariffe sociali”
Rifondazione Comunista ha chiesto, in Consiglio Provinciale, di conoscere le motivazioni dell’aumento dell’abbonamento Pegaso per l’accesso al sistema di trasporto pubblico locale nella Regione Toscana, aumento che ha già provocato le proteste del Comitato dei Pendolari del Mugello, della stessa Comunità Montana e degli studenti del Valdarno.
A livello nazionale, Ferrovie dello Stato-Trenitalia ha invece deciso di non toccare le tariffe del trasporto regionale e dei pendolari.
Al di là della entità del rincaro, che comunque grava sui lavoratori e sugli studenti pendolari, il PRC contesta questa scelta, che considera sbagliata e inopportuna: in alternativa al mezzo privato ed alla congestione delle aree metropolitane, occorre incentivare l’uso del trasporto pubblico, con una politica di tariffe sociali e con concrete azioni tese a migliorare la qualità del servizio, che tuttora lascia molto a desiderare in termini di puntualità, pulizia e sicurezza.
Invece di mettere le mani in tasca ai cittadini pendolari, chiediamo di reperire le risorse necessarie nella fiscalità generale e di rimettere in discussione opere inutili e costose come il sottopasso Alta Velocità di Firenze.
Inoltre Rifondazione Comunista chiede alla Provincia ed alla Regione di intervenire presso le FS affinché i recenti aumenti delle tariffe ferroviarie non siano applicate agli utenti pendolari che sono costretti per mancanza di treni regionali a utilizzare gli intercity e gli eurostar per recarsi a Bologna, consentendo a loro l’accesso con l’abbonamento regionale o con il Pegaso
Sandro Targetti Lorenzo Verdi Andrea Calò