VIA LIBERA ALLA FONDAZIONE PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE
Approvata delibera in Consiglio provinciale
Approvata dal Consiglio provinciale con 22 voti a favore, 10 contrari (CdL e PRC) ed un astenuto (Verdi) lo statuto della “Fondazione per la Ricerca e l’innovazione” di cui la Provincia è socio fondatore insieme alle province di Prato e Pistoia ed alle rispettive Camere di Commercio. “Nell’economia globalizzata, la sfida dell’innovazione è decisiva. Questa Fondazione scaturisce – ha spiegato in aula il vice presidente della Provincia Andrea Barducci – dagli accordi che abbiamo sottoscritto in occasione del Patto per lo sviluppo e punta a mettere in corrispondenza il sistema della ricerca che è fatto dall’Università ed al quale fanno riferimento alcuni centri di ricerca e il sistema delle imprese”. Per Calò (PRC): “L’atto non convince perché poggia sul programma provinciale di sviluppo fortemente contestato da Rifondazione Comunista perché fondato su un’idea di sviluppo tutt’altro che sostenibile”. Per Nascosti (AN): “Questa Fondazione non aggiunge niente di nuovo rispetto al panorama delle opportunità esistenti ed istituzionali che esistono sul territorio non solo della Provincia di Firenze ma complessivamente a livello di Regione Toscana”. Per Comucci (FI): “Non può che essere negativo il giudizio su una mascherata società che prende la forma di fondazione per garantire fino ad ulteriori 16 poltrone tra consiglieri di amministrazione e sindaci revisori. Non siamo a conoscenza di quali progetti la costituenda fondazione va a finanziare: sembra, piuttosto, una vera e propria società di servizi che serve per trovare finanziamenti e girarli all’università!”. Per Bevilacqua (FI). “In questo progetto mancano i soggetti che, a nostro giudizio, sono fondamentali: le associazioni industriali che fanno parte dell’area metropolitana e che sono interessati alla ricerca e allo sviluppo”. Di diverso parere Gori (DS): “La costituzione di questa Fondazione è foriero di novità e di aspetti positivi per quanto riguarda non solo le istituzioni ma anche il mondo dell’impresa ed il mondo della ricerca. Ed è la prima esperienza nell’area metropolitana Firenze – Prato – Pistoia”. Massai (AN) contesta che: “Il Comitato scientifico di questa Fondazione, di fatto, lo si demanda all’Università e allora mi domando: Qual è il ruolo della Provincia e degli altri Enti? Sostanzialmente nessuno”. Per Ragazzo (Verdi): “Diamo un giudizio sulla Fondazione ma non vorremmo però che questa si trasformi in un ennesimo scatolone per elargire consulenze all’Università”. Targetti (PRC) ha, invece, ribadito di: “Non avere più fiducia in queste scatoline cinesi, quando già esiste il CNR e gli enti locali possono favorire, indirizzare ed orientare la ricerca dell’università o di altri enti pubblici”. Per Marconcini (PdCI): “Non è da sottovalutare il rischio delle scatoline cinesi ma mi auguro che la Fondazione punti, soprattutto, sulla ricerca in funzione del lavoro”. Per Londi (La Margherita): “E’ ingeneroso parlare di fondazione come di scatoline cinesi o carrozzone. Da una partecipazione della Provincia all’interno di questa fondazione può venire solo qualcosa di positivo”.
25/01/2007 15.34