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"Centralino guardia medica in tilt". Gandola (FI nel Cdx): "Servizio ormai smantellato"
Per il consigliere metropolitano "la medicina territoriale non esiste più"

“Ci volevano Natale e Capodanno per comprendere che il nuovo sistema di accesso con il triage telefonico al servizio di guardia medica dell’Asl Toscana centro non poteva funzionare?
Quanto avvenuto in questi giorni con centinaia di persone in coda che non sono riuscite a prendere la linea per parlare con il medico di turno è stato inaccettabile ed ha unico responsabile sia chiama Partito Democratico.
Noi di Forza Italia lo diciamo da mesi: il servizio di continuità assistenziale in tutta l’area metropoltiana è stato smantellato dalla sinistra e cosa ancor più grave tutto ciò è avvenuto nel bel mezzo di una emergenza sanitaria.
Un fatto intollerabile”.

È il commento di Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento dopo aver appreso che "anche durante Capodanno è andato nuovamente in tilt il sistema telefonico di accesso al servizio di guardia medica".

“Durante le feste, attacca Gandola, "e la cosa si ripeterà anche per l’Epifania, il centralino unico per l’area vasta della Toscana-centro è stato preso d’assalto e tantissimi cittadini non sono riusciti a prendere la linea".
"Per questo - continua il consigliere metropolitano - sono fioccate le proteste dei cittadini che anche quando sono riusciti a parlare con il call center sono stati rimbalzati da una parte all’altra dell’area metropolitana vista la chiusura degli ambulatori di guardia medica in molti Comuni della Metrocittà.

Nonostante gli strepiti dell’Asl che assicurava per capodanno il raddoppio delle linee telefoniche tutto questo non è avvenuto ed il centralino è collassato di nuovo.
Era così difficile immaginare che tutto ciò si sarebbe verificato? L’avevamo già detto qualche mese fa ed ora ci sentiamo di dirlo con ancor più forza: vista la gravità della situazione è imbarazzante il silenzio del Pd e delle amministrazioni comunali interessate".
"I sindaci - ricorda il Consigliere metropolitano - rappresentano l’autorità sanitaria locale ed è inaccettabile il loro silenzio dinanzi ad un così grottesco smantellamento del servizio davanti ai loro occhi.
Ed ora, per ovviare il problema, anche in vista della festa dell’Epifania, si vorrebbe chiedere ai medici di famiglia di essere operativi e raggiungibili al telefono?
È una proposta irricevibile che testimonia la disfatta del servizio regionale della Toscana, ad opera del Pd. Si potrebbe dire che siamo alle comiche finali se non si trattasse della salute dei nostri cittadini.
I medici di famiglia, oramai da due anni, stanno svolgendo un lavoro eccezionale, assicurando un impegno senza uguali, in prima linea contro il Covid, avendo già raddoppiato energie e turni di lavoro.
D’ora in avanti la sinistra eviti di pontificare sul concetto di medicina territoriale.
Con le loro assurde politiche di governo l’hanno resa una fiaba per bambini a cui non crede oramai più nessuno avendo costretto i medici del 118 ad occuparsi anche di febbre, mal di pancia e mal di schiena”.

03/01/2022 16.57
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