PER LA BADONI DI CALENZANO CHIESTO UN NUOVO INCONTRO PRESSO IL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista
Il Consiglio provinciale è tornato ad occuparsi della vertenza Badoni (ex Benelli) di Calenzano. “Purtroppo ci ritroviamo a parlare di una questione che credevamo risolta con l’accordo del 14 novembre, rispetto a quell’accordo si sono attivati i contatti tra i legali delle parti per concludere entro il 31 gennaio le operazioni di sgombero di parte dei locali da restituire alla proprietà e sottoscrivere un nuovo contratto d’affitto. Nel frattempo – ha aggiunto l’assessore al lavoro Stefania Saccardi rispondendo ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista – c’è stato il trasferimento di alcuni macchinari. L’azienda sostiene che questo trasferimento si inserisce nell’operazione di dismissione e di restituzione alla proprietà di una parte dell’immobile e nel fatto che i macchinari che sono stati portati via sono sostanzialmente macchinari obsoleti, non utilizzati e destinati alla rottamazione. La RSU la pensa diversamente ed ha letto il fatto come indice di una volontà di dismissione del sito produttivo di Calenzano. Rispetto a quell’accordo, invece, ciò che non è stato adempiuto è l’impegno che l’azienda si era presa di presentare il piano industriale entro la metà di dicembre, cosa che non è stata fatta. Anzi, l’azienda ha subordinato la presentazione del piano industriale alla concessione della cassa integrazione da parte del Ministero. Su questo punto, che è un po’ il punto nodale su cui si è bloccata l’attuazione definitiva di quell’accordo del 14 novembre il Sindaco di Calenzano ha richiesto una nuova convocazione presso il Ministero delle Attività produttive, convocazione che ad oggi ancora non abbiamo avuto e che dovrebbe servirci per capire quali sono le reali intenzioni dell’azienda”. Per Calò: “Il trasferimento dei macchinari è stato un vero blitz. E quell’accordo sindacale sottoscritto è diventato, per questa azienda, carta straccia. Da qui registriamo in positivo la presa di posizione del sindaco di Calenzano che ha richiesto l’attivazione, presso il Ministero, di un tavolo che rilanci a pieno titolo le sorti di una storica azienda. Credo che vada confermato lo stretto stato di allerta e di attenzione sulla vicenda della ex Benelli. Lo dico perché non si tratta solamente di un trasferimento di macchinari obsoleti, si tratta di una procedura codificata al termine di una vicenda paradossale. Dovremmo rafforzare il fronte istituzionale e far sì che la vicenda trovi un punto di riferimento ministeriale, un’interlocuzione più seria e più qualificata”.
30/01/2007 11.34