LO SCIOPERO DEI DIPENDENTI DELLA LAZZI
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista
Sullo sciopero alla Lazzi dello scorso 26 gennaio l’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. “Della vicenda si sta occupando, soprattutto, il Circondario empolese che ha più contatti di noi con l’azienda Lazzi. È in corso una lunga trattativa – ha spiegato l’assessore Saccardi – originata dalla disdetta unilaterale della contrattazione di secondo livello da parte dell’azienda. Quello che abbiamo capito è che da parte dei sindacati ci sarebbe la disponibilità ad un confronto; un confronto che però presupponga la presentazione di un piano industriale che invece ad oggi non c’è e che lascia seri dubbi sulla volontà dell’azienda di proseguire e di investire in questa attività”. Per Calò: “La questione della Lazzi rappresenta un caso emblematico su cui vogliamo richiamare non solo l’attenzione della Giunta ma anche l’attenzione del Consiglio. Siamo di fronte ad un’azienda che, in modo unilaterale e autoritario ha stracciato gli accordi sindacali ed ha intrapreso un braccio di ferro inutile che la Provincia, anche in termini istituzionali, non può sopportare. La Provincia dovrebbe, per lo meno, richiamare la Lazzi ad avere un rapporto corretto con le organizzazioni sindacali”.
30/01/2007 11.39