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Multiutility toscana. La Lega nel Cdx della Metrocittà: "In ritardo e con costi per i cittadini"
La consigliera metropolitana Cecilia Cappelletti: "Qui siamo ancora agli auspici"

In merito a quanto affermato in data odierna dal Sindaco Nardella sulla questione della Multiutility regionale, la consigliera metropolitana Lega Cecilia Cappelletti unitamente al Capogruppo Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin e al responsabile regionale economia Lega Andrea Bandelli dichiarano:

“In Toscana siamo in ritardo rispetto ad altre regioni che hanno già da 10-15 anni costituito le multiutility, quotandole in borsa e dotandole della necessaria capitalizzazione; le stesse riescono così a fornire servizi a prezzi molto più contenuti e competitivi rispetto a quelli della nostra regione oltre a cospicui dividendi ai loro soci anche pubblici.
Ad esempio, i cittadini del Comune di Firenzuola, che fa parte dell’Ato Emilia Romagna, pagano tariffe sullo smaltimento dei rifiuti molto più basse rispetto a tutti gli altri cittadini dei comuni limitrofi del Mugello che sono, invece, in Ato Toscana centro.
Alcune di queste società sono già presenti in Toscana con il preciso obiettivo di ampliare il raggio di azione del loro business e coprire un territorio che per incapacità della classe politica che lo ha governato è stato lasciato privo delle necessarie infrastrutture e di aziende in grado di competere a livello regionale e nazionale.
Il Sindaco di Firenze è in carica da quasi 8 anni e con i 5 precedenti è stato vice sindaco nella Giunta Renzi sono quasi 13 anni. Negli stessi anni in Toscana ed in Città Metropolitana ci sono state maggioranze e giunte tutte della stessa Sinistra che sostiene il Sindaco (ad eccezione del comune di Firenzuola).
Crediamo che ci sia poco da essere entusiasti se dopo tredici anni siamo ancora agli auspici e ai desiderata rispetto alla Multiutiliy regionale perché si poteva aver fatto molto di più ed in molto minor tempo.
Le responsabilità politiche ci sono e vanno tutte a discapito di cittadini e imprese, sia in termini di maggiori costi sia in termini di peggiore qualità dei servizi. Costituire ora una multiutility comporta liquidare con costi molto elevati (sempre che le stesse siano d'accordo nell'essere liquidate), quelle aziende di altre regioni già presenti sul territorio (vedi Acea) e questi costi saranno posti necessariamente a carico dei cittadini, utenti e investitori.”

20/01/2022 18.22
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