POLEMICHE SUL PIANO FAUNISTICO VENATORIO LA PROVINCIA DI FIRENZE DIFENDE I CRITERI ADOTTATI
L’Assessorato alla Caccia: “Specie cacciabili, il Piano garantisce un prelievo sostenibile”
L’Assessorato alla Caccia della Provincia di Firenze difende le scelte operate per la realizzazione del Piano Faunistico-Venatorio, dopo le ultime polemiche sollevate.
“Con il piano approvato a ottobre – conferema Pietro Roselli, Assessore provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca - puntiamo per il prossimo quinquennio alla conservazione e all’incremento di tutte le specie autoctone di mammiferi ed uccelli, sia stanziali che migratori, in modo compatibile con le produzioni agricole. Nello specifico delle specie cacciabili, dove entra in gioco una gestione faunistico-venatoria, la finalità del Piano è quella di garantire un prelievo sostenibile, commisurato cioè all’entità delle popolazioni animali presenti”.
“Come è noto – si aggiunge dall’assessorato alla Caccia della Provincia - in merito agli interventi da adottare per il controllo della specie capriolo vi sono pareri discordanti che spesso sfociano in un dibattito politico a tratti anche aspro”. Su questa materia vi sono state, anche di recente, verifiche e acquisizioni di materiale da parte di organi di polizia giudiziaria. “La Provincia – conclude l’Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca - collabora ampiamente con le autorità che si occupano della delicata questione, rimarcando, come più volte affermato nelle sedi istituzionali, la convinzione di aver operato sempre attenendosi scrupolosamente ai criteri di corretta gestione”.