Gandola (Fi nel Cdx) omaggia a Campi le vittime delle foibe
"Ricordare è un dovere di tutti in Italia. Ci vuole una cerimonia comune a Firenze, presso l'ex convento di Sant'Orsola"
“Le vicende delle donne e degli uomini, circa diecimila in quattro anni, gettati nelle Foibe, parlano ancora oggi al nostro presente, con i loro volti e il loro destino tragico.
Per questo è sempre più necessario rendere servizio alla verità e ricordare quegli italiani privati di tutto, dei loro beni e dei loro diritti, nostri concittadini deportati e torturati dal comunismo titino che per troppo tempo sono stati vittime dell’oblio": così si esprime Paolo Gandola consigliere metropolitano e capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio che dopo aver partecipato alla cerimonia istituzionale del comune di Campi ha deposto, insieme a Angelo-Victor Caruso, coordinatore comunale azzurro ed una delegazione azzurra, un omaggio floreale in via Siena presso la targa dell’area verde dedicata ("impropriamente") a tutti i martiri.
Su coloro che rappresentano le Istituzioni "oggi - dicono Gandola e Caruso - ricade una doppia responsabilità: ricordare il dramma delle foibe e soprattutto assistere gli esuli che da decenni si trovano ingiustamente privati del diritto sacrosanto all'indennizzo per le confische di guerra. È dovere di chiunque ami l’Italia contribuire a far conoscere, con spirito di verità, queste vicende, come atto di giustizia nei confronti delle vittime, degli esuli e di tutti coloro che, per il solo fatto di essere italiani, si trovarono a vivere in prima persona i soprusi, le torture e la barbarie perpetrata dai titini”.
Inoltre, conclude Grandola, "considerato che le facciate di Sant'Orsola sono ormai pronte è tempo di installare la targa commemorativa in ricordo dei esuli istriani che lì vi trovarono riparo nel secondo dopoguerra. Nardella e tutto il Consiglio Metropolitano partecipino all'affissione quanto prima. Sarebbe un dovere e una pietra miliare per una storia nazionale finalmente condivisa"