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AMPLIAMENTO BASE DI VICENZA: APPROVATA MOZIONE
Respinto un documento di PRC, PdCI e Verdi

Il Consiglio provinciale ha approvato, con 18 sì ed 11 no, la mozione dei consiglieri Ermini (La Margherita) e Gori (DS) sull’ampliamento della base di Vicenza. “Il Consiglio provinciale – si legge nel documento – esprimendo comprensione per l’azione del Governo, ritiene altresì necessario, così come il Governo ha fatto intendere, il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle popolazioni locali, con l’obiettivo che la scelta definitiva avvenga con la reale condivisione anche a livello locale, tramite le opportune forme di partecipazione. Valuta inoltre utile un passaggio parlamentare per chiarire tutti gli aspetti degli accordi a suo tempo intercorsi fra il governo Berlusconi e l’Amministrazione Bush e per verificarne la loro effettiva valenza. Respinta la mozione presentata di PRC, PdCI e Verdi (16 no e 3 sì) contro l’ampliamento USA di Vicenza e che chiedeva al Governo ed al Parlamento di rimettere in discussione tutta la questione tenendo conto della volontà delle popolazioni locali. Per Targetti (PRC): “La politica di pace nel nostro Paese deve cambiare profondamente rispetto a quella portata avanti dal precedente Governo. Le basi e le servitù militari non sono uno strumento di pace, sono uno strumento militare”. Ci mobilitiamo per l’iniziativa in programma il 17 febbraio che punta a far riflettere ed a far cambiare idea a questo Governo”. Per Marconcini (PdCI): “Abbiamo presentato questa mozione perché siamo contrari al fatto che il nostro Paese non è pienamente sovrano. Nel 2007 non soltanto è fuori luogo e fuori da ogni ragione l’allargamento delle basi ma sarebbe addirittura da ridiscutere la presenza degli Stati Uniti d’America sul nostro territorio”. Ragazzo (Verdi) ha criticato la mozione della maggioranza in quanto: “Si parla di comprensione ma si chiede poi un passaggio parlamentare”. Per Gori (DS): “Il popolo pacifista, nel corso dei primi mesi dell’attività del governo Prodi, ha trovato un conforto ed anche una aspettativa rispetto ai programmi elettorali, proprio nell’azione di politica estera che il nostro governo ha portato avanti. Il Governo Prodi si è trovato davanti ad un impegno che era stato assunto dal governo Berlusconi. Un impegno di rapporti internazionali nell’ambito di un’alleanza che è la Nato". Calò (PRC) ha ricordato: “L’aumento delle spese militari in Finanziaria, l’ampliamento della base di Sigonella e il raddoppio della base di Vicenza: tutte decisioni che vanno contro le richieste del movimento della pace”. Tondi (UDC) ha sottolineato che: “La politica estera dovrebbe essere il fiore all’occhiello di qualsiasi Amministrazione nazionale ed è, invece, l’elemento dirompente della maggioranza. Bene fa quindi l’Udc a denunciare quello che, secondo noi, è un bipolarismo fasullo. Bene fa Casini a porre un problema di governabilità seria del paese”. Infine Sensi (AN): “Credo che con gli americani questo Paese qualche debito di gratitudine ce l’abbia. L’Italia è un buffo paese che continua a delegittimare chi governa, ma gli americani, che cambi governo: che sia Bush o che siano i democratici quando fanno un accordo lo fanno per un paese, non lo fanno per una parte politica”.

06/02/2007 14.37
Provincia di Firenze