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FIRENZE E PRATO, STRATEGIE COORDINATE PER GOVERNARE IL FUTURO
Protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Province e Comuni
Al via un metodo condiviso per gestire mobilità, ambiente, integrazione fieristica

L'inaugurazione di un metodo. L'apertura di una consuetudine istituzionale per governare la grande città che si estende da Firenze a Prato e arriva fino a Pistoia. Lo stabilisce il protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Province di Firenze e Prato e Comuni di Firenze e Prato 'per la condivisione dei principali obiettivi di strategia territoriale', che hanno firmato stamani a Palazzo Bastogi il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, quello della Provincia di Prato Massimo Logli, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici e il sindaco di Prato Marco Romagnoli. In un'area nella quale ogni giorno si spostano oltre 800mila persone, di cui 640mila in auto, in cui emerge la necessità della tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, in cui si lavora, si produce, si studia, si sfruttano occasioni culturali, il metodo di governo deve essere quello coordinato di una grande città policentrica, in linea con il nuovo Piano di indirizzo territoriale.
'Con questa intesa – ha dichiarato il presidente Claudio Martini - si raccordano gli strumenti di pianificazione e di programmazione degli Enti locali per semplificare e velocizzare le decisioni. Un atto che fa seguito al patto tra istituzioni firmato nel novembre scorso e previsto dal Pit: tanta programmazione dal basso che ha per protagonisti Comuni e Province, in una logica di coerenza sia con le politiche territoriali sia con le strategie di sviluppo'
'Questa intesa - ha detto l'assessore regionale al territorio e alle infrastrutture Riccardo Conti - risponde alla necessità di un'azione di coordinamento vera per governare aspetti quali la mobilità, le politiche ambientali, l'integrazione fieristica. Sancisce nuovi strumenti capaci di gestire il processo che sta per avvenire in due grandi città come Firenze e Prato, alla vigilia di una stagione di grandi trasformazioni che daranno il tono al prossimo secolo. Basti pensare che a Prato ci sono un milione e mezzo di metri cubi di aree dismesse da riconvertire, a Firenze tutti i contenitori storici rimasti vuoti delle funzioni trasferite altrove. E' evidente che fenomeni del genere devono prendere le mosse da una nuova idea di centralità urbana. La 'città delle città' rappresenta il passaggio dal localismo ad una rete di 'eccellenze' che si proietti in modo sinergico e competitivo nello scenario europeo, in cui la qualità toscana che finora ha prodotto molta rendita, produca anche molto reddito'.
'La firma di oggi – ha sottolineato il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi -è un importante atto di cooperazione e collaborazione istituzionale intorno alla pianificazione urbanistica. La condivisione degli obiettivi di strategia territoriale consente di aprire notevoli prospettive nell'ambito del Piano di Indirizzo Territoriale e nello stesso tempo affrontare passaggi delicati, come quello sulle questioni del paesaggio, sul quale molto importante è il ruolo delle Province'.
'Si è aperto uno spazio decisivo per lo sviluppo avanzato e sinergico dell'area centrale della Toscana', ha detto il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli. 'In questo scenario le Province potranno giocare al meglio il loro ruolo di coordinamento delle dinamiche di crescita. Dopo la condivisione delle strategie per la gestione dello smaltimento dei rifiuti il patto stretto stamani sulle strategie territoriali costituisce l'ulteriore evoluzione di una nuova linea di governo, moderna e necessaria a garantire l'ulteriore crescita di una delle aree più dinamiche dell'intero Paese'.
'Questo accordo - ha commentato l'assessore all'urbanistica del Comune di Firenze Gianni Biagi - apre la strada a una collaborazione operativa tra i comuni e le province di Firenze e Prato e la Regione. Una collaborazione che presto si tradurrà presto in atti concreti in settori fondamentali tra cui la mobilità, l'attività espositiva, l'università'.
L'area metropolitana – ha dichiarato il sindaco di Prato Marco Romagnoli - adesso inizia a prendere forma concreta. Con l'atto sottoscritto stamani, Firenze e Prato decidono su alcuni specifici punti di governare insieme il loro sviluppo. Si realizza un'integrazione effettiva fra sistemi territoriali contigui in una porzione di regione dove si concentrano la maggior parte della popolazione e delle attività. E' il riconoscimento che certe questioni non possno essere affrontare e risolte solo nell'ambito dei propri rispettivi confini. Un salto di qualità, anche nelle assunzioni di responsabilità e una nuova consapevolezza da parte del tessuto economico e sociale di area metropolitano e delle organizzazioni che lo rappresentano'.

I punti centrali dell'intesa:
Il Parco della Piana fino alle Cascine di Tavola
Per affrontare le politiche ambientali in maniera non episodica, ma con politiche di scenario, che abbiano come presupposto un inquadramento a dimensione di area vasta, viene condivisa l'opzione di estendere il Parco della Piana all'area delle Cascine di Tavola e di sottoporre a verifica l'ipotesi di costituzione di un Parco archeologico della civiltà etrusca tra Gonfienti e Carmignano.

Mobilità: strategico l'interporto di Gonfienti
L'interporto di Gonfienti sarà strategico sia in ordine al sistema intermodale toscano che per il traffico merci con il sistema europeo. L'obiettivo sarà reso possibile tramite il collegamento su rotaia con l'attuale direttissima FI-BO che dovrà pertanto essere destinata sia al trasporto persone all'interno dell'area metropolitana che al trasporto merci, con l'obiettivo di collegare il nodo intermodale bolognese con quello toscano. Presso l'Interporto sarà valutata anche la possibilità di realizzare un transit point per la distribuzione organizzata dei rifornimenti alle aree urbane centrali. Importanza strategica sarà assegnata alla nuova fermata ferroviaria di 'Circondaria' sulla linea Firenze-Prato, indispensabile per mantenere la priorità di accesso dei due sistemi urbani alla linea ad alta velocità. Potrà essere approfondita l'ipotesi di prolungare la linea ferroviaria Gondilagi-Osmannoro-Campi fino a raggiungere il Macrolotto pratese e a riconnettersi con la Prato-Pistoia. Naturalmente sono considerate come acquisite la soluzione in sottoattraversamento di Firenze dell'Alta Velocità ferroviaria, la realizzazione della terza corsia sull'autostrada A1 tra Firenze Nord e Firenze Sud e della bretella autostradale Prato-Signa, oltre agli interventi per la nuova 'linea ferroviaria lenta' Firenze-Osmannoro-Campi e per il potenziamento della linea Firenze-Prato-Pistoia-Lucca.

Sviluppo dell'università e della residenza universitaria
Rafforzare la presenza di sedi di istruzioneuniversitaria anche Prato e implementare sia a Firenze sia a Prato l'offerta di alloggi per studenti a tutti i livelli. Un modo per consolidare l'area quale luogo di eccellenza della formazione sul piano nazionale e internazionale e creare opportunità di integrazione fra ricerca applicata ed attività economiche.

La potenzialità del Macrolotto
Insediare le attività produttive nel Macrolotto pratese, un'occasione per una ricollocazione pregiata e coerente per le industrie dell'area metropolitana.

Un centro espositivo polivalente
Realizzare un centro espositivo polivalente a Prato, come articolazione del polo metropolitano di Firenze Fiere per aumentarne la potenzialità e la capacità di offerta, contemperando le esigenze dell'accessibilità mediante trasporto collettivo e della logistica.


06/02/2007 20.18
Provincia di Firenze