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ALLEANZA NAZIONALE RISPONDE A RIFONDAZIONE COMUNISTA CHE HA ADERITO AL PRESIDIO ORGANIZZATO DALL’ANPI
“Personaggi che non accettano il Giorno del Ricordo”

Il comunicato, diramato nel pomeriggio dal Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista alla Provincia di Firenze, di adesione al presidio cosiddetto democratico (tale è per i comunisti quando vogliono impedire di parlare a chi non la pensa come loro), promosso dall’ANPI e caratterizzato dalla presenza di appartenenti all’area anarco-insurrezionalista e dei centri sociali (esempi e campioni di democrazia, tolleranza e rispettosi delle istituzioni) rende onore a chi lo ha emanato, in quanto a ipocrisia, bieco ideologismo e voglia di demonizzazione dell’avversario.
Il Gruppo di Alleanza Nazionale alla Provincia di Firenze rigetta con sdegno le parole del Gruppo di Rifondazione, che vanno di pari passo con quelle scritte su di un comunicato, sempre oggi, da parte di alcuni Gruppi Consiliari di Palazzo Vecchio.
Questi personaggi, che non hanno mai accettato e non accettano la verità del dramma delle foibe, che non accettano il Giorno del Ricordo (non avendo votato a favore della sua istituzione) e contestano le istituzioni che lo vogliono commemorare, che vorrebbero impedire a chiunque di onorare la memoria di quei martiri, che non vogliono che sui libri di testo si parli della tragedia delle foibe,che si fregiano ancora con orgoglio del titolo di comunisti (senza nemmeno considerare le tante tragedie che quella ideologia odiosa ha arrecato a tutto il mondo) e tendono solo a discolpare gli assassini comunisti, titini e non, che di quella strage sono gli unici ed inequivocabili autori e colpevoli, salgono agli onori delle cronache come difensori della democrazia.
Lascia sgomenti che anche autorevoli esponenti dei DS (come Morrocchi), che si ritengono parte di un partito democratico, diano il fianco a queste farneticazioni, invece di esigere dalle istituzioni, di cui sono rappresentanti, che il Giorno del Ricordo sia onorato come merita.
Questo atteggiamento offende i martiri delle foibe, i loro familiari e gli esuli giuliano-dalmati come il silenzio e l’oblio sulla loro tragedia.

Piergiuseppe Massai Nicola Nascosti Guido Sensi

08/02/2007 18.44
Provincia di Firenze