Piscina di Empoli. Gandola (FI nel Centrodestra) sulla piscina di Empoli
Per il consigliere metropolitano "gestione disastrosa. Che ne sarà adesso dei lavoratori?"
“Una doccia fredda per i clienti e una doccia freddissima per i lavoratori. Questa l'estrema sintesi di quanto è avvenuto nelle scorse ore a Empoli con la comunicazione della chiusura della piscina comunale in gestione alla società partecipata Aquatempra.
Un fatto, quello di una comunicazione così inattesa e del tutto estemporanea, che ha lasciato tutti basiti; addirittura, pare, che gli utenti siano stati avvisati qualche ora prima degli stessi lavoratori, un fatto inaccettabile e che i responsabili dovranno spiegare”, così commentano Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento; Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze e Samuele Spini, coordinatore comunale Forza Italia a Empoli.
“Siamo tutti consapevoli, e non da oggi, delle gravi ripercussioni economiche dell'aumento dell'energia elettrica e del gas sull'intero tessuto economico, industriale e pubblico del nostro Paese - dicono - ma come è stata gestita la situazione della piscina di Empoli ha dell'inverecondo.
Gli utenti sono stati avvisati a partire da ieri mattina e durante i normali corsi che frequentano, mentre la stragrande maggioranza dei lavoratori solo alle 19:40 di ieri sera. Ma può mai essere questo il modo di gestire in modo trasparente un così grave momento di crisi?
Come mai i lavoratori sono stati lasciati all'oscuro della situazione? Come mai gli utenti stessi, soprattutto nell'ottica di valutare dei possibili rinnovi di abbonamenti e corsi, non sono stati avvisati da circa un mese a questa parte, visto che in queste ore la Sindaca di Empoli Brenda Barnini si è subito discolpata dell'accaduto, dichiarando che già da alcune settimane aveva comunicato alla società Aquatempra il rischio di uno stop dell'impianto?
Alla Sindaca - proseguono - diciamo, però, di non correre troppo nella direzione di considerarsi del tutto estranea e non corresponsabile di questa situazione di fortissimo disagio per utenti e lavoratori, perchè, ci teniamo a ricordarle, che la società Aquatempra che oggi descrive come una società esterna non è altro che una partecipata del Comune di Empoli e dei Comuni di Certaldo, Fucecchio, Montespertoli, San Gimignano, Santa Croce sull'Arno, Gambassi Terme, Poggibonsi, Larciano, Lamporecchio e della stessa Unione dei Comuni dell'empolese Valdelsa. Insomma, la Sindaca non si può celare dietro alla scusa di una società esterna al Comune di Empoli per cercare di spiegare questo cortocircuito di informazioni e decisioni prese all'ultimo secondo.
Comprendiamo le estreme difficoltà legate ai costi di gestione, aumentati vertiginosamente in questi mesi ma, allora, di fronte della necessità di dover chiudere sine die un impianto, tanto più se pubblico, si deve altresì lasciare aperta la possibilità agli utenti di ottenere un rimborso economico e non, come detto, un "credito non monetizzabile per il periodo non usufruito". Questo ultimo passaggio sarebbe oltremodo scandaloso e assolutamente inaccettabile. Pensiamo a chi usufruisce dei corsi o delle piscine per tempi limitati in ragione di riabilitazioni o specifiche esigenze temporanee, perchè questi cittadini non dovrebbero avere il diritto ad un immediato rimborso, da utilizzare altrove? Ad oggi, fortunatamente, molte piscine private sono ancora aperte, quindi si facciano meno piagnistei e si lavori alacremente affinché tutti gli utenti siano doverosamente rimborsati.
Infine, ma non da ultimo, cosa ne sarà dei lavoratori? Avranno diritto alla cassa integrazione? Insomma, serve chiarezza e serve subito”, concludono Gandola e gli esponenti azzurri.